Ue: nasce l’authority per il lavoro mobile

Mobilità dei lavoratori e coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale all’interno dell’Unione europea: è di questo che si occupa, in supporto agli Stati Membri, l’Autorità europea del Lavoro (ELA), istituita con il regolamento n. 1149 del 20 giugno 2019.

Il nuovo organismo con sede a Bratislava, attraverso una corretta e controllata applicazione del diritto Ue in materia, è nato con lo scopo di proteggere i diritti dei lavoratori mobili e a di promuovere una concorrenza leale tra le imprese.

L’intervento dell’authority, come menzionato in più punti del regolamento, riguarderà anche il trasporto su strada con le sue specifiche esigenze e normative di riferimento, interessando ad esempio gli aspetti riguardanti la mobilità dei lavoratori, la loro sicurezza sociale a livello transfrontaliero, e più in generale il settore trasporti internazionali.

Nel dettaglio, inglobando Eures (portale europeo della mobilità professionale), l’Autorità faciliterà l’accesso alle informazioni sui diritti e gli obblighi in caso di mobilità transfrontaliera per dipendenti, datori di lavoro e amministrazioni nazionali; sosterrà il coordinamento tra gli Stati membri nell’applicazione transfrontaliera del pertinente diritto dell’Unione, compresa la facilitazione di ispezioni congiunte; sosterrà la cooperazione tra gli Stati membri nella lotta al lavoro nero, con l’inclusione di una piattaforma dedicata; sosterrà le autorità degli Stati membri, con meccanismi di mediazione e conciliazione, nella risoluzione delle controversie transnazionali.

ELA lavorerà in stretta sinergia con la Commissione amministrativa per il coordinamento della sicurezza sociale e si avvarrà della cooperazione di dieci parti sociali settoriali dell’Ue, nonché di esperti e rappresentanti delle pertinenti organizzazioni internazionali.