Il futuro dell’automotive nell’assemblea generale di Oica

Si è svolta in Italia, a Napoli l’assemblea generale 2021 dell’OICA, l’Associazione internazionale dei costruttori di autoveicoli OICA (International Organisation of Motor Vehicle Manufacturers).

L’evento ha incluso una tavola rotonda per affrontare tutte le questioni centrali per l’automotive, alla luce delle criticità attuali e delle opportunità, anche per i trasporti, legate alla transizione green e alla lotta al cambiamento climatico.

A questo proposito, si è discusso delle varie iniziative politiche volte a vietare la vendita di veicoli con motori a combustione interna per passare ai veicoli elettrici. Un tema su cui Oica pubblicherà presto un position paper più completo.

L’associazione ha rimarcato come l'industria automobilistica globale sia fermamente impegnata a ridurre le sue emissioni di CO2 e come le continue innovazioni introdotte dall’industria inducano a ritenere che ci siano molteplici percorsi tecnologici per un futuro a zero emissioni di carbonio. Accelerare la transizione verso l'elettrificazione e il trasporto a basse emissioni di carbonio richiede un'ampia collaborazione tra tutte le parti interessate nei settori pubblico e privato, per definire misure essenziali che interessino anche le infrastrutture, la resilienza della rete elettrica, le catene di fornitura e la riconversione industriale.

Nel corso dell’assemblea, è stato anche eletto il nuovo presidente di Oica John Bozzella, già presidente dell'Alliance for Automotive Innovation (Auto Innovators) con sede negli Stati Uniti.

Dopo aver ringraziato il suo predecessore, Bozzella ha sottolineato come  l’industria dell’auto “continui ad affrontare impegnative sfide dovute alla carenza e all’aumento dei prezzi delle materie prime e dei semiconduttori, essenziali per la produzione di auto. Si tratta di un problema che diventerà sempre più importante risolvere, dato che sia le tecnologie dei veicoli ibridi ed elettrici, che le tecnologie più avanzate per la sicurezza alla guida, richiedono un quantitativo maggiore di semiconduttori e di altri materiali soggetti a limiti nella fornitura”.