A Transpotec il manifesto FAI-Conftrasporto per una politica europea dei trasporti

Persone, competitività, sicurezza e ambiente: sono questi i quattro pilastri su cui si basa il Manifesto per una politica europea dei trasporti presentato da FAi-Conftrasprto, nel corso della prima giornata di Transpotec, a Milano.

Il documento è stato sottoposto dal presidente di FAI, Paolo Uggè, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che lo ha siglato allo stand della federazione.

Si tratta di un punto di partenza importante per sottolineare il ruolo dell’autotrasporto merci e della logistica nel sistema economico nazionale in vista delle prossime elezioni europee, l’8 e il 9 giugno.
Secondo i dati della DG Move, il trasporto su gomma infatti è ancora la modalità preponderante in Europa e in Italia, considerando che il 74% delle merci si muove sulle strade Ue e che nel nostro Paese questa percentuale arriva all’84%.

A illustrare i dettagli del manifesto il segretario generale della FAI, Carlotta Caponi.

Partiamo dal primo punto: le persone.
Il tema delle persone vuol dire affrontare questioni come l’accesso alla professione, la formazione degli autisti, il ricambio generazionale.

In Italia mancano oltre 20mila autisti; una situazione che si riflette anche nel resto d’Europa e in gran parte dei Paesi industrializzati. Per affrontare la situazione FAI-Conftrasporto propone di intervenire su più fronti e di agire a livello normativo per facilitare la formazione e abbatterne i costi (troppo onerosi per i singoli) e, allo stesso tempo, di riconoscere i titoli di abilitazione rilasciati dai Paesi Extra-Ue, agevolando l’ingresso di manodopera specializzata dei Paesi terzi.

C’è poi la competitività: in questa categoria rientrano più elementi e più linee di azione. È necessario però agire innanzitutto sulle infrastrutture, da quelle dell’arco alpino alle reti TEN-T, che includono anche il Ponte sullo Stretto, ai porti.

FAI-Conftrasporto auspica, quindi, l’istituzione di una cabina di regia europea per la pianificazione, la progettazione, la realizzazione e il monitoraggio delle infrastrutture strategiche.

Nel miglioramento della competitività rientrano, però, anche gli interventi di digitalizzazione e sburocratizzazione delle procedure e l’introduzione di un quadro normativo chiaro e uniforme a livello comunitario.

Altro pilastro è la sicurezza. Per questo si punta l’attenzione sulla necessità di investimenti in aree di sosta confortevoli, attrezzate e sicure su tutto il territorio nazionale ed europeo per gli autisti; uno strumento per garantire anche il rispetto delle regole comunitarie sui tempi di guida e di riposo.

Infine, ma non ultimo nella lista delle priorità, c’è la questione ambientale. L’ambiente è uno dei protagonisti del documento di FAI-Conftrasporto. La transizione ecologica è al centro delle politiche Ue che con il Green Deal ha fissato obiettivi impegnativi per arrivare alla neutralità climatica. Il prossimo Parlamento potrà scegliere se proseguire sulle linee già fissate o se apportare alcune modifiche. In particolare, nel testo si fa riferimento alle politiche sulla neutralità tecnologica e alla necessità di valorizzare tutte le diverse tecnologie più pulite disponibili, a partire dai biocarburanti che sono un punto di forza per l’Italia.

“In Italia - si legge nel Manifesto - il 63% dell’energia elettrica utilizzata è attualmente prodotta attraverso lo sfruttamento di fonti fossili. Anche guardando alla media europea emerge chiaramente come le fonti rinnovabili contribuiscano al mix energetico complessivo ancora per poco meno del 40%. Tale dato dovrebbe bastare a ridimensionare l’apporto effettivo delle motorizzazioni elettriche rispetto al target di decarbonizzazione del trasporto”.

Altro punto è la disciplina sui pesi e le dimensioni in fase di aggiornamento. FAI- Conftrasprto sottolinea che la circolazione di convogli con elevata capacità di carico renderebbe, il trasporto su gomma più competitivo, scoraggiando il ricorso al combinato strada-ferro.