Acea: a marzo cala ancora il mercato dei veicoli commerciali
Europa
Mese di marzo in calo per il mercato europeo dei veicoli commerciali. Continua così la tendenza al ribasso segnalata da Acea, l’associazione che riunisce i costruttori europei di autoveicoli.
Lo scorso mese si è registrato, infatti, un pesante – 24,9%; la cifra è la media delle immatricolazioni di tutti i segmenti e in tutti i Paesi Ue, eccezioni fatta per Romania e Cipro (+11,2% e +1,6%).
Nei quattro principali mercati, la Spagna ha registrato il calo più netto (-41,2%), seguita da Francia (-25,9%), Germania (-19,6%) e Italia (-9,7%).
Ne consegue che nel primo trimestre del 2022 le nuove immatricolazioni di veicoli commerciali sono scese del 18,1%, per un totale di 411.097 unità.
Nei primi tre mesi del 2022 la Spagna ha segnato il -30,3%, la Francia il -21,9%, la Germania il -11,6% e l’Italia il -4,8%.
Scendendo più nel dettaglio dei veicoli commerciali leggeri, fino a 3,5 tonnellate, a marzo le immatricolazioni sono crollate del 28,7%, con 122.818 unità vendute. In tutti e quattro maggiori mercati Ue si sono registrate perdite a doppia cifra: Spagna (-46,5%), Francia (-28,6%), Germania (-22,2%) e Italia (-10,7%).
Nel trimestre, le vendite sono diminuite del -21,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, per un totale di 329.606 unità con un -35,7 in Spagna, il – 24,2% in Francia, il – 13,6% in Germania e il – 5,3% dell’Italia, che registra il calo inferiore.
Per i veicoli medi e pesanti sopra le 3,5 tonnellate, invece, il mese scorso sono stati immatricolati 28.333 nuovi mezzi, con un calo del 6,6% rispetto allo scorso anno. Solo l'Italia ha registrato una crescita, seppur minima, del +0,9%. La Germania ha segnato -11,6%, la Spagna -4,8% e la Francia -1,9%.
Fra gennaio e marzo le vendite di nuovi autocarri nel mercato Ue sono diminuite del 2,0%, raggiungendo quasi 75.000 unità. Anche in questo caso l’Italia ha visto una lieve crescita dello 0,4%. Più deciso l’incremento della Spagna (+2,9%), mentre Germania e Francia hanno registrato rispettivamente il -5,2% e -1,0%.
Di Rivista Tir | 28 Aprile 2022