Ad Alessandria, occhi puntati sulla logistica del Nord Ovest

Ad Alessandria, occhi puntati sulla logistica del Nord Ovest

Intermodalità / Italia

Piemonte, Lombardia, Liguria sono tornate al centro del dibattito sul sistema logistico nazionale, grazie a un evento organizzato oggi ad Alessandria.
Dopo due anni di pausa dovuta alla pandemia, gli Stati Generali della Logistica del Nord Ovest hanno riunito infatti istituzioni, esperti del settore, tecnici, rappresentanti politici e del mondo dell’università per discutere di trasporti, infrastrutture, porti, retroporti, sicurezza, digitalizzazione, formazione.

Come evidenziato dall’assessore ai Trasporti del Piemonte, Marco Gabusi, all’apertura dei lavori, “la logistica è un tema complicato” e bisogna “stare attenti alle decisioni che prenderemo perché condizioneranno il futuro delle nostre imprese e della nostra economia”.

Le tre Regioni per questo hanno siglato un documento unitario per sancire la loro collaborazione in materia di logistica, infrastrutture e trasporti.

Si tratta di un'intesa per rafforzare le iniziative della Cabina di Regia per la Logistica del Nord-Ovest, con il costante coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e con la predisposizione di tavoli di confronto periodici su tematiche centrali quali: il trasporto merci su strada, lo sviluppo e la manutenzione della rete infrastrutturale autostradale e stradale, la logistica green, il trasporto intermodale, la digitalizzazione e l’automazione, l’inserimento della logistica nell’ambito della pianificazione territoriale e urbanistica.

I ministri per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna, hanno sottolineato l’importanza di una iniziativa che affronta i nuovi scenari una voce unica, “consapevoli di rappresentare insieme una fetta importante del Pil italiano”.
“Le tre Regioni - ha sottolineato Gelmini in un messaggio inviato all’evento - hanno sancito la loro volontà di mettere a sistema i rispettivi territori a beneficio dell'intero Paese: simili iniziative favoriscono un percorso di sviluppo chiaro, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei”.
“La logistica - ha osservato invece Carfagna, in un video di saluto – è uno strumento chiave di coesione del territorio, sul quale saranno investiti nei prossimi anni 62 miliardi di cui il 56% destinati al Sud. È uno dei capitoli più finanziati, e il Governo si impegnato a definire con precisione tutto ciò che riguarda le zone di logistica semplificata”.

Investire sulle ZLS, sui porti, sui retroporti è essenziale.

Proprio in tema di retroporti, la Fondazione Slala, ha presentato l’idea di creare nel Basso Piemonte una grande area retroportuale che operi in stretto coordinamento con Genova e Savona, facendo perno sullo scalo smistamento ferroviario di Alessandria e sui buffer. Porti collegati sia su rotaia, per arrivare a comporre i treni da 750 metri, sia con il servizio shuttle gestito dai buffer. In questo modo si potrebbero decongestionare i porti, rendendo contestualmente possibile l'attività delle banchine per più tempo.

Nella proposta si evidenzia anche che ai circa 20 milioni già disponibili nel Decreto Genova si potrebbe sommare un intervento specifico della BEI, la Banca Europea per gli Investimenti.
Il retroporto potrebbe accogliere e smistare circa 500mila container all’anno e con la Zona Logistica Semplificata, il sistema portuale ligure potrebbe passare dai circa 2,7 milioni di container Teu attuali a oltre 4 milioni, riuscendo nello stesso tempo a decongestionare l’intero sistema, abbattere l’impatto ambientale e liberare le autostrade. C’è da considerare poi che lo Scalo Smistamento di Alessandria, all’uscita di un ramo del Terzo Valico ferroviario, potrebbe svolgere una funzione ottimale grazie alla sua posizione.

Di Rivista Tir | 21 Aprile 2022

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