Ancora in calo la domanda di trasporto merci nel primo trimestre 2024
Europa
La domanda di servizi di trasporto merci su strada è rimasta debole in Europa nel primo trimestre del 2024.
Lo rivela l’ultimo rapporto dell’IRU che sottolinea come alla diminuzione abbiano contributo sia la debolezza della domanda sia la minore produzione industriale. A diminuire sono state sia le tariffe spot sia quelle contrattuali. L'indice del tasso spot è sceso a 123,9 punti, 1,1 punti in meno rispetto al trimestre precedente e 8,2 punti anno su anno mentre i tassi contrattuali sono scesi a 127,6 punti, 2,6 punti in meno rispetto al trimestre e in calo di 1 punto anno su anno.
Allo stesso tempo c’è stato un aumento dei pedaggi a seguito della direttiva Eurovignette, volta a incentivare minori emissioni, già applicata in Germania, Austria, Ungheria e Repubblica Ceca. Questo ha portato ad un incremento dei pedaggi del 7,4% in Austria, del 13% nella Repubblica Ceca, del 40% in Ungheria e dell'83% in Germania, con ulteriori oneri finanziari per gli operatori di trasporto merci già alle prese con elevati costi operativi. Gli adeguamenti alle tariffe dei pedaggi sono attesi anche in altri Paesi europei: la Svezia li ha appena attivati, la Danimarca lo farà l'anno prossimo, seguita dai Paesi Bassi e dalla Romania nel 2026 e dal Belgio nel 2028.
Infine, i costi operativi del trasporto su strada, quale manutenzione del veicolo, assicurazione e pneumatici, rimangono elevati.
La domanda, tuttavia, dovrebbe riprendersi nel 2024 anche se i cambiamenti normativi, l'incertezza geopolitica e la fluttuazione dei prezzi del carburante continueranno a plasmare le dinamiche del mercato per tutto il 2024.
Di Redazione Tir | 18 Giugno 2024