Anfia fotografa il trasporto su strada in Europa

Il traffico merci su gomma cresce moderatamente ma la modalità stradale continua ad essere di gran lunga la preferita in Europa: è questo il dato principale della quarta edizione del dossier Anfia “Trasporto merci su strada”, realizzato questo aprile dall'Area Studi e Statistiche dell'associazione.

Lo studio ha lo scopo di fotografare il settore dell'autotrasporto e il mercato degli autocarri in Ue e in Italia, utilizzando le informazioni provenienti dalle indagini ufficiali di Eurostat, Istat e ministero dei Trasporti.

Nel 2018 il traffico merci su strada in Ue è cresciuto in maniera piuttosto contenuta, facendo registrare un volume di 1.925 miliardi di tkm (+0,2% sul 2017 e +12% sul 2014) e quasi 15 miliardi di tonnellate movimentate (+1,2% sul 2017 e +6% sul 2014). Il trasporto su gomma si è confermato ancora una volta il più scelto e il più frequente in Ue con gli autocarri che hanno trasportato il 73% delle merci movimentate su terra, un percentuale che sale addirittura all’80% in riferimento all’Italia.
Proprio per quanto riguarda l’Italia, secondo la rilevazione Istat, nel 2018 il trasporto su strada ha movimentato 920,7 milioni di tonnellate di merci, in aumento del 4% sui volumi del 2017. È bene evidenziare come, se tra il 2009 e il 2018 il Paese ha perso il 25,5% delle merci movimentate su strada, proprio nel 2018 si è assistito a una crescita sensibile sul 2017, primo anno di ripresa con un aumento del 6,3% sul 2016.

Il dossier riporta anche le performance dei Paesi europei nel settore della logistica misurate dal Logistic Performance Index che tiene in considerazione efficienza, qualità, tracciabilità e tempestività delle consegne. Nella classifica mondiale, l’Italia si posiziona al 19° posto, perdendo due posizioni rispetto al 2016, con ben 10 Paesi dell’UE davanti. La miglior performance spetta ancora alla Germania, seguita da Svezia, Belgio e Austria.

Lo studio si focalizza anche sui dati relativi al mercato 2019 che ha visto, in Italia, i veicoli commerciali leggeri chiudere con il segno più (+3,5%) pur registrando un rallentamento nella seconda parte dell’anno, e i mezzi pesanti perdere ancora quota con gli autocarri a -7,5% e i veicoli trainati al -7,1%.

La pubblicazione si chiude con un richiamo all’attualità: la frenata del manufacturing e le tensioni commerciali internazionali della seconda metà del 2018 sono peggiorate nel 2019 e sono state travolte, nel 1° trimestre 2020, dallo scoppio della pandemia da Covid-19. L'emergenza sanitaria e le misure di contenimento dell'epidemia hanno avuto un impatto notevole sul settore dell'autotrasporto e della logistica ma se è vero che la crisi ne ha rallentato l’attività è pur vero che la stessa ne ha evidenziato il ruolo assolutamente centrale nell'approvvigionamento del Paese e nella sua tenuta economica.