Automotive: no alla Brexit senza accordo

Non si può pensare alla Brexit senza un accordo che limiti e disciplini l’impatto della stessa sui mercati.

Lo sostengono 23 tra le principali organizzazioni europee che rappresentano il mondo dell’automotive, tra cui l’italiana Anfia e le europee Acea e Clepa, in un appello congiunto.

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, non accompagnata da un intervento che ne mitighi gli effetti, sarebbe deleteria per un settore, come quello dell’automotive, che contribuisce alla crescita e al benessere del continente producendo 19,1 milioni di veicoli l’anno e impiegando 13,8 milioni di persone.

Le associazioni, preoccupate per il futuro, fanno fronte compatto anche contro l’utilizzo di misure di emergenza per gestire una Brexit non regolamentata e chiedono a tutte le parti in gioco di scongiurare nel più breve tempo possibile uno scenario “no-deal”.

Ricordiamo che l’addio della Gran Bretagna all’Ue è previsto, salvo cambiamenti, per la fine di ottobre e non sono ancora stati attivati strumenti in grado di fronteggiare la limitazione alla libera circolazione delle merci che ne scaturirà.