Banca d’Italia: forte aumento dei noli nel settore marittimo, calo in quello stradale
Italia
Nel 2020 si è registrato un forte aumento dei noli nel settore marittimo e in quello aereo e un incremento di minore entità nel settore ferroviario, mentre nel settore del trasporto merci su strada i costi medi sono leggermente diminuiti.
E’ quanto rileva l’indagine della Banca d’Italia sui trasporti internazionali di merci dell’Italia relativa al 2020, uno studio che l’istituto conduce da 1998 e che nel 2020 si è basato su intervista condotte presso 212 tra i principali operatori del trasporto internazionale di merci.
Secondo l’indagine, la pandemia ha quindi avuto un impatto rilevante sui costi unitari del settore, rimasto pienamente operativo anche nelle fasi di maggiore emergenza sanitaria. L’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate dall’Italia è nel complesso salita, rispettivamente al 3,1 e al 4,3% (da 2,9 e 3,9 nel 2019), interrompendo la tendenza alla diminuzione degli anni precedenti.
Il settore aereo ha risentito in misura molto marcata del drastico calo dei voli di linea, le cui stive sono ampiamente utilizzate per il trasporto mercantile; il restringimento dell’offerta di carico si è riflesso in un forte aumento dei noli. Nei trasporti marittimi rincari di entità significativa si sono osservati nel comparto container (in particolare nelle tratte provenienti dalla Cina e dagli altri paesi asiatici), in quello Ro-Ro e nel bulk liquido; sono invece diminuiti i noli nel bulk solido a causa della minore domanda di materie prime.
Nei trasporti terrestri i costi medi a tonnellata sono lievemente aumentati nel comparto ferroviario, mentre sono leggermente diminuiti in quello stradale, nonostante l’aggravio di costi per gli operatori dovuto alle maggiori difficoltà nelle spedizioni (come la dilatazione dei tempi di consegna).
Di Redazione Tir | 15 Giugno 2021