Brennero: ipotesi sistema slot per i mezzi pesanti. Le proteste delle associazioni
Italia
Realizzare un sistema digitale a slot di gestione del traffico pesante lungo l'asse del Brennero: è con questo obiettivo che domani i presidenti di Tirolo, Alto Adige e Baviera, Anton Mattle, Arno Kompatscher e Markus Söder firmeranno una dichiarazione d'intenti che sancirà il progetto.
La firma arriva dopo uno studio di fattibilità commissionato dalla Provincia di Bolzano (di cui avevamo già parlato nei mesi scorsi, vedi anche il nostro precedente articolo) che si basa sulle previsioni di crescita del volume dei trasporti lungo il corridoio del Brennero.
Il documento sottolineava che "misure d'urgenza adottate a livello locale possano effettivamente aiutare a ridurre l'impatto sulla popolazione e sull'ambiente nel tratto centrale del corridoio", ma allo stesso tempo evidenziava che queste stesse misure producono “anche effetti negativi sulle regioni confinanti".
Le associazioni di categoria dell’autotrasporto italiano avevano già espresso le loro rimostranze di fronte a un progetto che finirebbe per limitare ulteriormente il traffico delle merci lungo questa importante tratta.
Su questo tema è tornata ieri Fai-Conftrasporto. Il presidente Paolo Uggè ha detto che “Sembra quasi una volontà di isolare l’Italia con le sue merci e la sua economia” e ha chiesto che il Governo si attivi immediatamente e “disponga delle misure, che abbiamo già suggerito al ministro (delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ndr) in occasioni d’incontro anche recenti”.
Anche Thomas Baumgartner, presidente di Anita, ha sottolineato come “il sistema di gestione del traffico regolato tramite la prenotazione obbligatoria dei transiti di mezzi pesanti sull’asse del Brennero che Mattle, Söder e Kompatscher si apprestano a sostenere congiuntamente, è contrario al principio di libera circolazione, uno dei pilastri su cui si fonda l’Unione europea, oltre che risultare di impossibile attuazione sia dal punto di vista pratico, sia da quello operativo”.
Di Redazione Tir | 11 Aprile 2023