Brennero: le associazioni europee chiedono l’intervento della Ue

Il tema delle limitazioni imposte dall’Austria lungo l’asse del Brennero è stato al centro di una lettera inviata oggi da 13 associazioni associazioni di trasporti e logistica europee, fra cui Anita e l’IRU, alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Nel testo si sottolinea come la politica austriaca stia ostacolando sempre più la capacità di fornire servizi e spostare le merci attraverso uno dei corridoi di transito più importanti dell'Ue (circa 7.000 movimenti quotidiani di camion).

La Commissione europea è chiamata, così, a garantire i trattati Ue e bloccare le misure illegali dell'Austria.

Nel marzo 2021, le associazioni avevano già scritto alla presidente della Commissione europea indicando la necessità di un intervento urgente e dell'avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell'Austria; senza però ricevere riscontro.
L’appello di oggi include esempi reali degli impatti della politica di transito austriaca.

A causa delle limitazioni imposte ai tir lungo il Brennero, infatti, sono diventate sempre più frequenti le code in Baviera, con conseguenze negative sull’inquinamento. I conducenti coinvolti, inoltre, sono costretti all’attesa senza poter accedere ai servizi igienici. Tutto questo rende le condizioni di lavoro degli autisti più complicate.

Le associazioni evidenziano anche come la ferrovia attualmente non possa rappresentare un’alternativa valida alla gomma: nel 2020, 2,31 milioni di camion hanno attraversato l'autostrada del Brennero. Per spostare su rotaia questa quota sarebbero necessari 428 treni al giorno, mentre attualmente ne sono disponibili circa 30.

Il completamento del tunnel del Brennero non è previsto prima del 2032 e il completamento delle vie di accesso sui lati tedesco e italiano richiederà probabilmente decenni.