Brexit: una nuova strategia per i traffici alla frontiera

Brexit: una nuova strategia per i traffici alla frontiera

Europa

Mancano poche settimane alla fine del periodo transitorio della Brexit, fissato al 31 dicembre, e il timore di un divorzio Ue-UK no-deal si fa sempre più reale.

Un recente studio parlamentare britannico ha fornito, a riguardo, una previsione assai preoccupante: si stima, infatti, che il giorno dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione europa senza accordo commerciale si potrebbe arrivare a code da 7mila tir alla frontiera.
Per questo, il Regno Unito ha annunciato che introdurrà una nuova legislazione per tentare di minimizzare questi enormi disagi. La cosiddetta "Operazione Brock", che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane, avrà l'obiettivo di gestire il traffico in uscita verso il porto di Dover e l'eurotunnel a Folkestone, creando anche migliaia di spazi di parcheggio per autotreni. Le nuove regole prescriveranno l’obbligo, per qualsiasi veicolo pesante in uscita dall’UK, di ottenere un "permesso digitale" per accedere alla regione del Kent, pena una multa da 300 sterline per il guidatore (circa 330 euro), in modo da snellire il traffico in entrata nella regione stessa.

Negli scorsi giorni, il Governo ha annunciato una nuova campagna di informazione per aiutare i lavoratori frontalieri, come gli autotrasportatori, a prepararsi per i cambiamenti, e finanzierà l'istituzione di decine di centri di informazione in tutto lo Stato per offrire assistenza gratuita con le pratiche burocratiche.

Infine, nella nuova strategia dovrebbero essere previsti anche dei “livelli di priorità” per gli autotreni in uscita (sì stima che attraverso la sola frontiera di Denver passino oltre 10mila tir al giorno), con priorità per quelli che trasportano le merci piu' deperibili.

Di Redazione Tir | 23 Ottobre 2020

Potrebbe interessarti anche