Carenza di manodopera: un progetto per assumere lavoratori dalla Tunisia

Carenza di manodopera: un progetto per assumere lavoratori dalla Tunisia

Italia

La carenza di manodopera in Italia continua a farsi sentire; mancano operai specializzati, insegnanti, addetti alla ristorazione e, naturalmente, autisti professionisti. Per ovviare a questo problema delle imprese, Sviluppo Lavoro Italia, l’agenzia in house del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha avviato il progetto “Promozione di canali legali di ingresso in Italia – Misure pre-partenza e inserimento lavorativo di cittadini di Paesi terzi”, promosso e finanziato dalla DG Politiche Migratorie del Ministero del lavoro a valere sul Fondo Ue Asilo, Migrazione e integrazione (FAMI).

Lo scopo dell’iniziativa è quella di consentire l’ingresso legale in Italia di 1.000 cittadini tunisini che abbiano competenze avvicinabili a quelle richieste dalle imprese e che partecipino a corsi di formazione professionale e civico linguistica nel loro Paese. Una volta formate, queste persone potranno poi entrare in Italia al di fuori del meccanismo delle quote numeriche del decreto flussi.

Come funziona il progetto?

L’impresa interessata può quindi comunicare a SLI il proprio fabbisogno di lavoratori, mediante la “Scheda di rilevazione Vacancy”, indicando i ruoli professionali richiesti, i livelli di esperienza e le competenze tecniche necessarie. A quel punto, con la collaborazione di Aneti, l’Agenzia nazionale tunisina per l’impiego, vengono selezionati in Tunisia lavoratori in possesso dei profili simili a quelli richiesti dalle imprese. Alle imprese vengono poi proposti dai 3 ai 5 candidati e vengono organizzati incontri (in presenza o a distanza) per il colloquio e la selezione delle persone ritenute più idonee.

Al termine degli incontri, le imprese manifestano l’interesse ad assumere, al termine del percorso formativo, i cittadini tunisini selezionati.

Di Redazione Tir | 28 Marzo 2025

Potrebbe interessarti anche