Cargo aereo in forte crescita in Italia

Il cargo aereo è in forte ripresa. Nel primo trimestre del 2024 il traffico merci ha evidenziato una crescita importante, +16,8%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aeroporto di Roma Fiumicino ha segnato addirittura un +68% nei primi tre mesi, che sale ad un +71% se si considerano anche i dati di aprile.

Molto bene anche Milano Malpensa, primo hub italiano e ottavo a livello europeo per traffico merci, che dopo la flessione del 6,8% del 2023, è in fase di ripresa registrando un incremento di traffico del 13,6% nel primo trimestre, che sale ancora gradualmente secondo gli ultimi dati di aprile, attestandosi al +14% (dato primo quadrimestre 2024). Tuttavia c’è ancora una parte di traffico che l’Italia perde a vantaggio di altri scali europei è che il nostro Paese deve puntare a recuperare.

È quanto emerso il 23 maggio a Fiumicino dal 6° Convegno Osservatorio Cargo Aereo, promosso da Anama, l’Associazione nazionale agenti merci aeree – nata nel 1957 come sezione aerea di Fedespedi -, dal Cluster Cargo Aereo di cui fanno parte con Anama, Assaeroporti, Assohandlers e Ibar e, per questa edizione, da Aeroporti di Roma.

“È fondamentale per l’Italia riuscire ad attrarre quel 30% di merce che oggi perdiamo a favore degli altri aeroporti europei - ha dichiarato Alessandro Albertini, presidente di Anama -. In quest’ottica, confidiamo che la recente riattivazione del Tavolo cargo da parte del MIT porti ad un'accelerazione del processo di concertazione sul Piano nazionale aeroporti, che il Ministero si è impegnato a presentare entro la fine dell’estate alle rappresentanze associative. Allo stesso tempo, auspichiamo che entro l’estate si arrivi a una revisione completa della Carta dei Servizi Merci, strumento strategico per misurare e implementare l’efficienza dei sistemi aeroportuali italiani in un’ottica di miglioramento continuo che è mancata in questi anni. Per poter recuperare quote di traffico è indispensabile dimostrare che i nostri aeroporti non sono inferiori ai competitor europei. Per questo dobbiamo avere un sistema di monitoraggio delle performances degli aeroporti oggettivi ed affidabili che sappiano anche stimolare ed implementare l’efficienza dei nostri scali”.

Nel corso dell’evento è stato anche presentato il report di Iata sui trend del settore cargo aereo nazionale con un focus specifico su alcune filiere particolarmente strategiche per l’import-export dell’Italia: farmaceutico e agroalimentare. La crescente domanda di prodotti freschi a livello globale ha attivato nuove rotte aeree verso mercati emergenti e ha imposto la necessità di un trasporto aereo preciso, efficiente e puntuale trattandosi di prodotti deperibili. Questo ha portato a ingenti investimenti in soluzioni avanzate, ad esempio per il controllo della temperatura nella logistica a catena del freddo. Per quanto riguarda il settore farmaceutico, l’Italia - con le sue esportazioni negli Stati Uniti - è uno dei poli che rientra nei 10 principali flussi farmaceutici mondiali da Paese a Paese nel secondo trimestre del 2023.

In tale ambito è di significativo interesse la firma del Memorandum of Understanding tra l’aeroporto di Roma Fiumicino e l’aeroporto di San Paolo GRU per l’avvio della prima Pharma Trade Lane da e per l’Italia.