Cingolani: la transizione deve essere sia ambientale sia sociale

Cingolani: la transizione deve essere sia ambientale sia sociale

Italia

Raddoppiare le nostre fonti di energia rinnovabili entro il 2030 ma allo stesso tempo dare vita ad una transizione giusta, che ponga sullo stesso piano la sostenibilità ambientale e quella sociale.
E’ quanto ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani a margine dell’incontro a palazzo Ducale a Genova sul PNRR. “Entro il 2030 dobbiamo raddoppiare le nostre fonti rinnovabili, vale a dire che, da quest'anno, dobbiamo decuplicare il numero di nuovi impianti eolici e fotovoltaici installati annualmente – ha spiegato -. Per questo abbiamo avviato un dialogo con le Regioni e i Comuni. Lo scopo è identificare le aree idonee. Dobbiamo sfruttare soluzioni innovative, come le piattaforme galleggianti fotovoltaiche ed eoliche, a diverse miglia dalla costa. Solo a quel punto potremo parlare di transizione, e solo così avrà senso comprarsi un’auto elettrica".

Il ministro ha poi osservato che la partita della transizione ecologica si gioca sui tempi e qualunque misura troppo rapida rischia di creare grossi problemi alla società, ai lavoratori, alle classi più vulnerabili e alle piccole e medie imprese. D’altro canto, qualunque altra azione troppo lenta rischia di creare dei problemi irreversibili per le generazioni future ma anche per noi stessi nei prossimi 20 o 30 anni dal punto di vista ambientale”.

Cingolani si è anche detto preoccupato del costo dell’energia. “Il suo aumento, nell'arco del prossimo anno, rischia di avere un costo superiore all'intero PNRR”.

Di Redazione Tir | 08 Febbraio 2022

Potrebbe interessarti anche