Commerciali: il mercato è stagnante da mesi. A giugno immatricolazioni a -0,6%
Italia
Il mercato dei veicoli commerciali in Italia resta stagnante e anzi aumenta leggermente il suo calo di mese in mese.
Lo fa sapere Unrae, nella sua analisi basata sui dati di immatricolazione forniti dal Mims: a giugno 2021 il settore dei mezzi con massa a pieno carico inferiore alle 3,5 tonnellate ha perso lo 0,6% rispetto allo stesso mese del 2019 (il confronto con il 2020 non è ancora attendibile), con 16.910 immatricolazioni, rispetto alle 17.006 dello stesso mese di due anni fa (non risultando ancora attendibile il confronto con il 2020).
Il consuntivo dei primi sei mesi dell’anno restituisce, invece, una crescita dell’1,2%, con 97.670 veicoli verso i 96.515 del gennaio-giugno 2019.
Sul fronte alimentazioni, si è registrato un forte calo per benzina e metano, al 3,2% e 2% del totale e una leggera contrazione per il diesel all’85,3% (-3,3% sul 2019), mentre cresce il Gpl al 2,3% di quota. I veicoli ibridi crescono molto e si confermano ormai da inizio anno la motorizzazione preferita dopo il diesel, raggiungendo il 5,7% di quota dallo 0,1% del gennaio-maggio 2019. Raddoppia la quota dei veicoli elettrici che arrivano all’1% del totale.
Ma, in confronto al resto d’Europa, come va nel nostro Paese il processo di elettrificazione? Nel confronto europeo, l’Italia è indietro nella diffusione di veicoli elettrici, con una quota dello 0,7% rispetto all’1,9% registrato nel 2020 in Unione europea, e di veicoli plug-in, praticamente nulli verso uno 0,1% delle immatricolazioni in Ue. L’Italia è invece avanti nella diffusione di veicoli ibridi, con il 3,3% di quota nel 2020 rispetto allo 0,9% europeo.
Di Redazione Tir | 15 Luglio 2021