Confartigianato Trasporti: un convegno per la competitività delle imprese
Italia
Tenuta e rilancio del settore, transizione ecologica e miglioramento della filiera sono i temi che sono stati al centro della prima giornata dei lavori organizzati a Roma da Confartigianato Trasporti per la convention nazionale, dal titolo "L'impresa di autotrasporto chiamata alla sfida della competitività".
Partendo da una fotografia del settore composto da 89.904 imprese - il 54,7% delle quali artigiane - e che impiega 337.784 addetti, sono emerse sia le difficoltà legate a una fase economica complessa anche a livello europeo (a causa anche alle prospettive di un hard Brexit e al calo della crescita della produzione tedesca), sia le risposte positive offerte dal settore di autotrasporto che ha mostrato una crescita nel settore del 16% nell'ultimo triennio grazie anche alle imprese artigiane.
Altro tema chiave quello della sostenibilità ambientale. Le aziende italiane pagano già una pressione fiscale molto elevata per le emissioni di Co2, più alta rispetto ad altri Paesi Ue, un fattore che crea conseguenze anche in termini di competitività.
Secondo i dati dell'Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, quando si parla di inquinamento è necessario chiarire come il settore dei trasporti abbia contribuito già in maniera sostanziosa alla riduzione di emissioni nocive come il particolato, particolarmente dannoso per la salute umana.
Diverso il discorso per i gas serra, che hanno un ruolo chiave nel surriscaldamento globale. In questo caso, il settore dei trasporti non ha segnato risultati altrettanto positivi, per questo è necessario promuovere politiche più attive. Entro febbraio 2020, inoltre, l'Italia dovrà presentare la propria strategia per il 2050 e tutti i settori sono chiamati a fare sforzi importanti in questo senso. I trasporti dovranno proseguire la transizione green già avviata e investire in nuove tecnologie ed energia più pulita perchè sempre più la sfida del settore si gioca sulla sostenibilità.
Come sottolineato dalla presidente dell'Albo degli Autotrasportatori, Maria Teresa Di Matteo, la vera sfida è il rinnovo del parco veicolare, per questo è necessario arrivare alla rottamazione massiccia dei vecchi veicoli per consentire alle imprese di acquistarne di nuovi. Quello dello svecchiamento, infatti, è un tema particolarmente importante in Italia considerando l'età molto alta dei mezzi (più di 13 anni con 7 anni di gap rispetto alla media europea). Per questo il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha disciplinato anche per il 2019 le modalità di erogazione dei contributi per 4 tipologie di mezzi. "Si tratta di contributi importanti, come lo è aumentare le risorse e rendere strutturale i fondi", ha sottolineato Di Matteo. Il MIT ha attuato anche altre misure per favorire la transizione ecologica dei trasporti, come il Marebonus e il Ferrobonus e rimborsi sulle accise e sui pedaggi commisurati sulla base della classe Euro, ma anche in questo caso, ha concluso la Di Matteo, "quanto più sarà veloce il rinnovo del parco tanto più potranno essere esclusi i più inquinanti da questi vantaggi". Infine, ma non meno importante, il tema del Brennero, che riguarda una parte importante delle imprese italiane: anche in questo caso la presidente ha assicura l'intervento del Governo, sia a livello bilaterale, sia comunitario.
Di Redazione Tir | 13 Settembre 2019