Coronavirus: le direttive per i transiti

Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo ha esteso le aree di contenimento rafforzato a tutta Italia. Le limitazioni agli spostamenti quindi, previste inizialmente solo per la regione Lombardia e per altre 14 province, riguardano da oggi tutto il Paese.

Allo scopo di consentire la piena attuazione del Dpcm, il ministero dell’Interno ha inviato specifiche direttive alle Prefetture per l’attuazione dei controlli.

Gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati, oltre che da situazioni di necessità e motivi di salute, anche da comprovate esigenze lavorative: la ratio è quella del mantenimento del sistema produttivo nazionale anche durante la fase di emergenza.

Le esigenze in questione devono essere attestate tramite autodichiarazione che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia.

Un divieto assoluto di spostamento, che non ammette quindi alcuna eccezione, è previsto invece per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus.

I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità saranno effettuati lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale, supportata dai carabinieri e dalle polizie municipali, procederà ad effettuare i controlli acquisendo le autodichiarazioni.