Coronavirus: le richieste dei costruttori

Il mercato dei veicoli industriali è, ormai da tempo, in crisi, con cali progressivi nelle immatricolazioni che potrebbero aggravarsi a causa dell’emergenza Coronavirus.

È questo il motivo che ha spinto le associazioni di costruttori Anfia, Federauto e Unrae a chiedere un tavolo di confronto con il ministro Paola De Micheli che sia utile a predisporre, con urgenza, provvedimenti a supporto di un settore tanto strategico per l’economia nazionale.

Secondo le associazioni, l’emergenza sanitaria sta esacerbando le difficoltà “storiche” del comparto. Il fatto che l’eccessiva dipendenza da vettori e conducenti stranieri, che a causa dell’impatto del Covid-19 sono reticenti a lavorare in Italia, stia rendendo difficile il traffico delle merci è solo uno dei problemi. Le aziende impegnate nella costruzione, distribuzione e nell’assistenza di veicoli industriali rischiano il blocco produttivo, già provate come sono dagli ingenti investimenti attuati per fronte a norme ambientali sempre più stringenti e dall’assenza di misure strutturali che consentano loro di sopravvivere e di essere competitive.

È dunque fondamentale, per Anfia, Federauto e Unrae, tenere alta l’attenzione sul settore del trasporto e della logistica e considerare tra i provvedimenti urgenti da prendere per il settore:

  • l’emanazione in tempi brevi dei decreti attuativi per la fruizione immediata dei fondi già destinati al finanziamento degli investimenti;
  • la concessione di deroghe d’accesso alla zona rossa, per consentire la continuità operativa della logistica industriale e l’approvvigionamento di parti e componenti del settore automotive;
  •  la dilazione di almeno quattro mesi dei termini previsti per il perfezionamento delle domande di finanziamento già avviate ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di superammortamento (che scadono il prossimo 30 giugno), di fronte alle sopravvenute difficoltà di approvvigionamento di parti e componenti;
  • la concessione di una proroga per terminare i corsi di formazione per la patente qualificante di autista (CQC). La sospensione dei corsi per l’emergenza Coronavirus potrebbe impedire infatti a molti conducenti di mettersi alla guida.