Costi dell’autotrasporto in continua crescita: lo studio di Cna-Fita

Costi dell’autotrasporto in continua crescita: lo studio di Cna-Fita

Italia

In sei mesi i costi di esercizio di un veicolo pesante sono aumentati da un minimo di 2mila euro ad un massimo di 4mila euro l’anno. È quanto denuncia Cna-Fita che in uno studio ha comparato i valori indicativi dei costi di esercizio pubblicati dal MIT a gennaio e giugno 2024. 

Aumenti ingenti si sono registrati anche per i passaggi nave e la tariffa ETS Surchage: nel periodo 2020-2024, il solo biglietto, al netto della tassa ETS, richiesto dagli armatori per trasportare i veicoli da e per le principali isole del Paese, ha avuto un incremento medio di 111 euro, il 18,7% in più rispetto a quattro anni fa. A questo va aggiunto, secondo le stime di Cna-Fita, oltre 24mila euro l’anno di ETS per ogni mezzo pesante utilizzato per i trasporti nel Continente.

Per Cna-Fita vanno quindi introdotte norme che consentano alle imprese di autotrasporto di recuperare i costi di esercizio direttamente in fattura e prevedano, nella costruzione dei modelli Isa, gli oltre quattro miliardi di costi in più determinati dalla tariffa ETS Surchage per le imprese di autotrasporto siciliane e sarde oltre quelli generali che appesantiscono gli operatori di questo comparto.

“In un contesto di crescita dei costi e di carico addizionale - conclude la nota di Cna Fita - le imprese dell’autotrasporto si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse, rendendo necessaria una revisione delle politiche e delle normative per supportare questo settore cruciale per il Paese. È indispensabile, pertanto, che il Governo confermi anche per il futuro le accise agevolate per le aziende del comparto”.

Di Redazione Tir | 04 Ottobre 2024

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