Covid-19, WTO: commercio mondiale a -14,3%

L'emergenza sanitaria in corso ha avuto un forte impatto sul commercio mondiale.

Dal report di settembre di WTO, l’organizzazione mondiale del commercio, è emerso infatti che nel secondo trimestre del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, il commercio mondiale ha avuto un calo del 14,3% in relazione ai volumi e del 21% in relazione al valore.

Una flessione ancora più netta, se si pensa ai volumi, rispetto alla contrazione commerciale di circa il 10% avuta durante la crisi finanziaria del 2008, specificamente nel periodo compreso tra il terzo trimestre 2008 e il primo trimestre 2009. Meno peggio è andata per i valori che sono calati meno rispetto al 2008/2009, quando si attestavano su un netto -33%.

Secondo gli ultimi dati di WTO, ad avere la peggio è stata l’Europa, con un calo di valore del 21%, seguita dal Nord America, al -20%. L’Asia, invece, è stata relativamente meno colpita, ferma al -7%.

In termini di performance mensile, il valore del commercio mondiale di merci è calato del 23% ad aprile e del 26% a maggio, per poi risalire gradualmente a giugno (-10%) e a luglio (-9%) grazie all’allentamento delle le misure di blocco adottate dai governi durante la fase più acuta dell’emergenza.

Il settore più colpito è stato senz’altro il commercio mondiale di servizi che ha perso il 29% ad aprile e maggio, il 24% a giugno e il 26% a luglio. A luglio, le esportazioni di servizi dalle economie nordamericane sono diminuite del 30%, mentre in Asia le esportazioni di servizi cinesi hanno fermato il calo dei primi mesi del 2020.