
Dal 15 dicembre termina il servizio di Autostrada viaggiante da Novara a Friburgo
Intermodalità
Criticità all’orizzonte per gli operatori che fanno trasporto combinato transalpino dal Piemonte alla Germania, attraverso la Svizzera.
Dal prossimo 13 dicembre, terminerà infatti il servizio della Rola, l'Autostrada Viaggiante che trasporta gli autocarri su treni fra Novara e Friburgo (foto di: RAlpin SA).
L’annuncio era stato dato nei mesi scorsi con un comunicato stampa di RAlpin, l'impresa che gestisce la Rola dal 2001.
L’azienda aveva già spiegato che “a causa di numerose e impreviste restrizioni sulla rete ferroviaria, RAlpin non è più in grado di gestire in modo economicamente sostenibile l’«Autostrada Viaggiante» (Rola) – il servizio che consente il transito alpino su rotaia di interi autocarri – nemmeno con il sostegno finanziario della Confederazione”.
In accordo con la Confederazione, dunque, si è deciso di sospendere il servizio anticipatamente, invece che alla fine del 2028 come inizialmente era stato previsto.
La scelta è dettata da valutazioni di natura economica.
L’esercizio dell’Autostrada Viaggiante già nel 2024 aveva generato delle perdite per via della pianificazione dei cantieri e di altri eventi imprevisti. E per gli stessi motivi, nel primo trimestre del 2025, è circolato il 20% di treni in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La domanda da parte della clientela – per stessa ammissione dell’azienda – resta comunque elevata. Nel corso degli anni infatti sono stati trasferiti fino a 80mila autocarri all’anno, attraverso le Alpi; un volume che rappresenta circa il 7% del traffico combinato transalpino svizzero.
Ma come funziona l'Autostrada Viaggiante?
I conducenti degli autocarri caricano i veicoli su carri ultrabassi presso i terminal e poi viaggiano al seguito del proprio veicolo in un apposito vagone. Un sistema che consente agli autisti di riposare e, allo stesso tempo, permette un risparmio significativo in termini di Co2.
Con la fine del servizio si temono ora, fra le altre cose, conseguenze sulla rete viaria su cui si riverseranno le migliaia di camion che sceglievano il treno.
Di Redazione Tir | 07 Novembre 2025