De Micheli: “Le aziende devono continuare a lavorare”

Trasporti, attività produttive e richieste delle Regioni in una corretta interpretazione dell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri: è stato questo l’argomento centrale del tavolo del comitato operativo e del comitato tecnico-scientifico della Protezione Civile, tenutosi questa mattina alla presenza della ministra dei Trasporti Paola De Micheli e dei ministri della Salute e delle Autonomie Roberto Speranza e Francesco Boccia.

Un impegno, quello di De Micheli, che segue la task force degli scorsi giorni (qui il nostro precedente articolo): “Abbiamo messo in piedi già durante lo scorso incontro” – ha dichiarato la ministra – tutta una serie di procedure volte a garantire la sicurezza dei lavoratori, dei fornitori e degli utenti, ma in una logica di consentire alle imprese di continuare a lavorare”.

Il trasporto delle merci infatti, anche in una situazione di emergenza sanitaria come quella attuale, non subirà alcuna limitazione. Il libero transito delle merci era già chiaramente disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo ed è stato riconfermato dall’ultimo Dpcm sull’estensione delle aree a contenimento rafforzato.

Tutte le merci, e quindi non solo quelle di prima necessità, possono essere trasportate senza condizionamenti e, dunque, il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, per esigenze di consegna o prelievo delle merci, nel libero esercizio della sua attività lavorativa. Allo stesso modo le attività di carico e scarico non sono soggette ad alcuna limitazione.

“Le merci italiane sono sicure. II virus non si trasmette con il cibo e con le merci.”: ha aggiunto Paola De Micheli, anche in risposta all’ipotesi, per alcuni Paesi, di rifiutare le derrate provenienti dal nostro Paese.

Nel frattempo, a proposito di trasporti transfrontalieri, l’Austria ha messo in atto da questa mattina una serie di controlli sui mezzi in transito al Brennero con la possibilità, annunciata dal governatore tirolese Günther Platter e dal cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, di permettere solo il traffico di rientro in Austria.