Decarbonizzazione: Ministro Salvini fa il punto al Question Time al Senato
Italia
Question Time al Senato rivolto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che tra i vari quesiti sollevati dai parlamentari è tornato a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina, in seguito alle circa 280 richieste, tra integrazioni e chiarimenti, avanzate da Ministero dell'Ambiente a cui la società Stretto di Messina e il consorzio Eurolink, che detiene l’appalto, dovranno rispondere entro i prossimi 30 giorni.
"Il ponte non lo farà la politica, ma i migliori ingegneri tecnici del mondo. Il documento prodotto dalla Commissione Via rientra nelle attività ordinarie previste per qualsiasi progetto sottoposto a valutazione di impatto ambientale e non rappresenta assolutamente una bocciatura del progetto, anzi" il Ministero "ha richiesto integrazioni in linea con opere assimilabili e la bontà del progetto non viene messa in discussione. Il progetto è strategico e darà lavoro, sviluppo e speranza a due delle terre, Calabria e Sicilia, con più disoccupazione giovanile d'Italia e d'Europa", la risposta del Ministro Salvini alle richieste di Barbara Florida del M5S al Sentato.
"Per un progetto di un'opera tale complessità, per la quale la società proponente ha confermato l'obiettivo di aprire i cantieri entro l'estate ed ha inviato oltre 10 mila elaborati, non può stupire che la commissione richieda approfondimenti di dettaglio" ha aggiunto Salvini evidenziando che "la richiesta di integrazione nell'ambito della Via per progetti infrastrutturali è del tutto fisiologica. Il numero ed il contenuto delle osservazioni non desta preoccupazione ai tecnici che ho interpellato - ha proseguito il Ministro Salvini - la società Stretto di Messina ha comunicato che le integrazioni richieste saranno fornite entro i termini previsti, ovvero 30 giorni. Il Ponte sarà un'opera sicura e sostenibile per milioni di siciliani, calabresi ed italiani che aspettano questa opera da oltre 50 anni".
Il Ministro Salvini, inoltre, è tornato a parlare anche di decarbonizzazione in seguito al recente G7 dei Trasporti a Milano. "La dichiarazione finale approvata da tutti i ministri del G7 parla di neutralità tecnologica...Mettere fuori norma dal 2035 le auto e le moto diesel e benzina è una follia priva di senso. La decarbonizzazione non può essere pagata esclusivamente da imprese e cittadini, non puoi imporre una nuova tassa sulla casa, una nuova macchina. Un G7 che finalmente con politiche di buon senso e non ideologiche pensa a un futuro e un ambiente più pulito, pensa alla decarbonizzazione. Il mio obiettivo è avere un'Italia sicuramente più green ma non totalmente disoccupata perché sarebbe un fallimento".
Di Rivista Tir | 18 Aprile 2024