Mobilità: istituito un Centro per l’innovazione e la sostenibilità
Italia
Modifiche al codice della strada, interventi sulla rete infrastrutturale e il proposito di istituire un Centro di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture: sono solo alcune delle novità contenute nel decreto Infrastrutture e trasporti approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
Sul fronte stradale, il decreto, tra le altre cose, introduce la possibilità per i Comuni di riservare posti di sosta, a carattere permanente o temporaneo, ai veicoli per il carico e lo scarico delle merci nelle ore stabilite. A dare un contributo al rinnovo del parco mezzi, almeno per quanto riguarda i commerciali, ci pensa l’ecobonus riguardo al quale ci sono delle novità: la conclusione della procedura informatica per confermare la prenotazione dell’ecobonus (anche dunque per la categoria N1) potrà avvenire entro il 31 dicembre 2021, se l’inserimento è avvenuto tra il 1 gennaio 2021 e il 30 giugno 2021, ed entro il 30 giugno 2022, se l’inserimento avviene tra il 1 luglio 2021 e il 31 dicembre 2021.
Per quanto concerne la ferrovia, il decreto prevede misure per agevolare gli investimenti per la sicurezza delle infrastrutture (accelerazione dell’attuazione del piano Piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, European Rail Traffic Management System – Ertms). Per il settore marittimo, tra gli altri provvedimenti, la realizzazione di infrastrutture per aumentare la capacità di accosto dei traghetti nello Stretto di Messina nell’ambito del piano straordinario del Governo per migliorare i servizi di trasbordo.
Infine, per sostenere le attività di attuazione del Pnrr, in linea con il cambiamento del nome e delle funzioni del Ministero, al suo interno verrà istituito, come già accennato, il “Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità” (Cismi) nel quale opereranno 24 ricercatori e tecnologi. Il Cismi svolgerà attività di studio, di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, organizzativa e dei materiali, in coerenza con le trasformazioni che caratterizzano e caratterizzeranno in futuro i sistemi di trasporto e le infrastrutture.
Di Redazione Tir | 03 Settembre 2021