Divieto di riposo settimanale in cabina: nuovi chiarimenti della DG Move
Europa
La DG Move della Commissione Ue è tornata sulla questione del divieto per gli autisti di effettuare il riposo settimanale regolare nella cabina del camion per precisare alcuni concetti.
Nel suo primo chiarimento (qui il nostro precedente articolo), la DG Move aveva affermato che gli Stati membri hanno la facoltà di effettuare controlli sui precedenti riposi settimanali che potrebbero essere stati effettuati in un altro Stato membro, per cui le autorità nazionali possono effettuare tali controlli in qualsiasi momento. Ora la DG Move ha aggiunto che
le autorità nazionali possono verificare il rispetto del divieto in questione, e quindi i riposi settimanali ordinari presi nelle settimane precedenti anche in un altro Stato membro, purché questi rientrino nella giornata in corso e nei 28 giorni precedenti, allo stesso modo delle attività dei conducenti (guida, altri lavori) e dei periodi di inattività (ad es. disponibilità, pause e riposi).
Rimane fermo che le autorità degli Stati membri non possono esigere che i conducenti forniscano documenti attestanti le attività svolte lontano dal veicolo, per dimostrare il rispetto del divieto del riposo settimanale regolare in cabina.
Di conseguenza, le forze dell'ordine, lungo la strada, non possono multare gli autisti per non aver mostrato questi documenti, fermo restando che quest’ultimi hanno facoltà di esibire volontariamente la documentazione attestante il rispetto del predetto divieto (es il conto dell’albergo).
Inoltre, in tutti i casi in cui le normative dello Stato membro dove si esegue il controllo, diano valore all’ammissione orale del conducente di aver effettuato – nel periodo oggetto del controllo - uno dei precedenti riposi settimanali regolari nella cabina del camion, a quel punto nulla impedisce alle autorità nazionali di quello Stato di applicare una sanzione su questa base.
Di Redazione Tir | 01 Marzo 2023