Donne e lavoro: superare le barriere invisibili

Donne e lavoro: superare le barriere invisibili

Italia

Li chiamano soffitti di cristallo o anche scalini rotti: sono quegli ostacoli invisibili che impediscono nel mondo del lavoro la piena realizzazione della vita professionale delle donne. Barriere non manifeste, ma che esistono e che tuttora fanno sì, ad esempio, che le donne guadagnino meno degli uomini o non raggiungano ruoli apicali a parità di titolo di studio o di competenze.
E anche il mondo dei trasporti e della logistica è uno di quelli in cui non esiste ancora una vera parità di genere.

È questo il tema che è stato al centro di un convegno che si è svolto a Roma organizzato da Uiltrasporti e che ha riunito alcune delle protagoniste di questo mondo assieme a quelle del settore dell’igiene ambientale; donne che, superando gli stereotipi, si sono affermate in due settori fondamentali per l'economia del nostro Paese. 
“Oltre il tetto di cristallo. Evoluzione professionale delle donne nei settori dell’igiene ambientale e della logistica”, è il titolo emblematico dell’evento che ha visto sullo stesso palco rappresentanti del mondo della committenza e dei sindacati per approfondire e portare avanti il confronto su questi temi, partendo dalle esperienze personali e da alcuni dati.

Secondo l’Istat, nel mondo della logistica le donne rappresentano solo il 22% della forza lavoro; un dato che cambia e si abbassa al 16,5% se si considera quelle inquadrate nel Contratto Collettivo Nazionale della Logistica.

Ci sono, poi, altri numeri su cui riflettere. Oltre al gap di genere, esiste infatti anche - e ancora - un forte divario fra Nord e Sud: nel Mezzogiorno le donne impiegate sono l’11% rispetto al 23% del Settentrione.

E ancora, le donne che hanno ruoli dirigenziali sono solo circa il 18% del totale. Il dato positivo è che questi dati cambiano in relazione alle fasce di età. Se si prendono in considerazione lavoratrici e lavoratori fra i 25 e i 29 anni si arriva al 41,2% di donne con incarichi manageriali, ciò sta a delineare un mutamento di prospettiva.

Marco Odone, segretario nazionale Uiltrasporti responsabile area contrattuale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, introducendo i lavori della prima tavola rotonda ha ricordato l’importanza di condividere la riflessione su questi temi, come avvenuto già durante i lavori per il rinnovo del contratto della logistica che, oltre alla parte economica contiene dei chiari riferimenti alla “comune volontà di valorizzare le risorse del lavoro femminile e di promuovere comportamenti coerenti con i principi di parità e di pari opportunità fra donne ed uomini nel lavoro”. Per questo c’è l’impegno a costituire la "Commissione paritetica per le pari opportunità”.

Su questo, Carlotta Caponi, segretaria generale di Fai Conftrasporto, ha sottolineato che chiederà che la Commissione sia composta metà da uomini e metà da donne. Sulla stessa linea anche Giuseppina della Pepa, segretaria generale di Anita, che oltre a ricordare l’importanza delle novità inserite nel contratto nazionale ha riportato l’attenzione sulla disparità di genere nell’autotrasporto dove le donne alla guida dei camion in Italia sono ancora al di sotto della media Ue.

Di Antonella Vicini | 28 Marzo 2025

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