Emergenza caldo: le disposizioni di Inps e Ministero del Lavoro

In queste giornate di caldo estremo in gran parte dell’Italia ci si pone la questione sulla difficoltà di lavorare per molte categorie professionali.
Sul tema si sono espressi recentemente anche l’Inps e il Ministero del Lavoro.
In particolare, lo scorso 20 luglio, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha fornito indicazioni sulla possibilità di richiedere trattamenti di integrazione salariale, per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa causata dalle temperature eccezionalmente elevate di queste settimane.

Stando a quanto chiarito dall’Inps, i datori di lavoro possono richiedere trattamenti di cassa integrazione con la causale “eventi meteo” se le temperature superano i 35° centigradi. Valgono anche le temperature percepite, ricavabili dai bollettini meteo, che risultino superiori ai 35° a causa dell’elevato tasso di umidità, anche se la temperatura reale è inferiore.
Nel dettaglio, ci si riferisce allo svolgimento di fasi di lavoro in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore, o tutti i casi in cui i responsabili della sicurezza decidano per la sospensione/riduzione delle attività per rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Per chi opera lavorazioni al chiuso, valgono le stesse considerazioni purché non possano beneficiare di sistemi di ventilazione o raffreddamento.
La possibilità di richiedere il trattamento è estesa anche ai datori di lavoro tutelati dal Fondo di integrazione salariale e dei Fondi di solidarietà bilaterali.

E sempre il 20 luglio, il Ministero del Lavoro ha pubblicato un vademecum che contiene le indicazioni per la gestione dei lavoratori esposti alle elevate temperature indicando una serie di misure da adottare, in ambienti al chiuso e all’aperto, per adattare i processi di lavoro riducendo ad esempio il rilascio di calore, per ridurre l’umidità, il vapore e l’aria calda, per monitorare la temperatura, per ridurre l’esposizione dei lavoratori al sole e al caldo.