Eurovignette: Italia favorevole a compromesso tedesco
Europa
Sulla questione Eurovignette la posizione dell’Italia è chiara: via libera alla mediazione tedesca ma senza penalizzare l’autotrasporto.
Lo ha ribadito la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli durante il Consiglio informale dei Trasporti che si è tenuto l’8 dicembre in videoconferenza.
Ma partiamo dal principio: in sede europea si sta da diverso tempo discutendo della riforma dell’eurovignetta, ossia del pedaggio per i veicoli industriali finalizzato al pagamento dei costi dell’inquinamento. La riforma dovrebbe arrivare attraverso una direttiva che prevede la possibilità da parte degli stati membri di far pagare delle maggiorazioni di pedaggio per l’utilizzo di determinate autostrade; uno strumento, questo, utile ad applicare il principio di causalità “chi inquina paga” e a ridurre l’impatto ambientale del trasporto, rendendo economicamente competitive le modalità meno inquinanti.
Sulla questione il Consiglio dei Ministri ha già raggiunto un accordo in cui è confermata la possibilità per gli Stati membri di escludere dal sistema i veicoli da 3,5 t. e fino a 7,5 t. a determinate condizioni tecniche: una prospettiva di maggiore elasticità rispetto alle iniziali previsioni caldeggiata dal governo tedesco che aveva anche insistito sull’introduzione tra le categorie avvantaggiate dei veicoli alimentati a gas naturale liquefatto.
L'accoro però esclude l'Austria, che ha costituito l'unico voto a sfavore.
“Sulla direttiva Eurovignette – si legge in un comunicato stampa del MIT - l’Italia è disponibile alla soluzione di compromesso a livello continentale proposta dalla Presidenza tedesca, purché si mantenga un approccio pragmatico e collaborativo sulla questione dell’autotrasporto e si evitino divieti unilaterali o politiche potenzialmente vessatorie, come l’aumento discrezionale del “mark-up” nei confronti del settore del trasporto merci che pochi mesi fa ha dimostrato la sua strategicità ed essenzialità nell’assicurare la resilienza economica dell’Europa durante il difficile periodo di lockdown”.
In attesa del completamento di valide alternative modali, come nel caso del Brennero, quello del trasporto su gomma è infatti un tema di vitale importanza per il Paese, vincolato dalla posizione geografica ad utilizzare i corridoi stradali.
Di Redazione Tir | 09 Dicembre 2020