Export in ripresa nel 2021 secondo l’Ice
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Dati positivi per lo scorso anno, brusca frenata per l’anno in corso e possibilità di ripresa per il 2021. È il quadro del nostro export così come emerso dalla XXXIV edizione del rapporto sul commercio estero "L'Italia nell'economia internazionale", realizzato dall'Agenzia Ice in collaborazione con Prometeia, Istat, Fondazione Masi, Università Bocconi e Politecnico di Milano.
Nel 2019, l’export italiano ha segnato un + 2,3 % e mantenuto la quota di mercato sul commercio mondiale stabile al 2,84 %; la bilancia commerciale ha registrato un saldo positivo di 53 miliardi di euro. Il 2020, si chiuderà invece con una flessione del 12%, a causa della pandemia ancora in corso che ha bloccato produzione e commerci mondiali. Si potrà, però, guardare con ottimismo al 2021 con previsioni di crescita del 7,4 % e del 5,2 % per il 2022. Un trend che sarà guidato dalla ripresa degli scambi internazionali. Restando nel campo delle previsioni, l'Istat ha pubblicato le rilevazioni del periodo gennaio-maggio 2020 con una caduta tendenziale dell'export del 16%. Stando alle proiezioni, dal punto di vista delle categorie merceologiche, i cali più importanti nel 2020 sono previsti nei mezzi di trasporto.
Tornando ai dati presenti, il rapporto dell'Ice ricorda che nel 2019 la crescita ha riguardato, in particolare, il settore farmaceutico (+25,6 %), le bevande (+ 6,8 %), i prodotti del settore della moda (+ 6,2 %), la metallurgia (+5,3 %). Dal punto di vista dei mercati, l’export si è spostato principalmente in Giappone (+19,7 %) anche grazie a un accordo di libero scambio con la Ue in vigore da febbraio 2019, e in Svizzera (+16,6 %), punto di smistamento internazionale. Ma anche gli Stati Uniti (+7,5 %) si attestano a una buona quota. Anche i primi due mesi dell’anno hanno segnato un +4,7 % tendenziale, nonostante il rallentamento dei flussi con la Cina già da febbraio.
Di Redazione Tir | 05 Agosto 2020