
Galleria di Base del Brennero: abbattuto l’ultimo diaframma fra Italia e Austria
Europa / Italia
È stato abbattuto l’ultimo diaframma della Galleria di Base del Brennero tra Italia e Austria, un’operazione decisiva nella realizzazione dell’infrastruttura che una volta conclusa, con i suoi 64 chilometri, sarà il più lungo collegamento ferroviario sotterraneo al mondo.
All’evento hanno partecipato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e per la parte austriaca il cancelliere Christian Stocker. Presente anche il Commissario europeo ai Trasporti Apostolos Tzitzikostas.
La presidente, intervenendo alla cerimonia, ha sottolineato che si tratta di “un passo decisivo per la costruzione, la realizzazione di una delle opere infrastrutturali più grandi di tutto il Continente”. Una giornata storica “perché la galleria di base del Brennero rappresenta lo snodo centrale e uno dei tasselli fondamentali del corridoio europeo scandinavo-mediterraneo, che punta di fatto a connettere la Finlandia a Malta, che attraversa otto nazioni europee, sette stati membri dell'Unione Europea più la Norvegia”.
Anche il ministro Salvini – come pure il cancelliere austriaco Stocker – ha puntato l’attenzione sul valore simbolico dell’opera.
“Nel 2032 il primo treno dovrebbe unire velocemente l'Italia all'Austria, passando da 80 a 25 minuti, 2032 il primo treno veloce fra Torino e Lione, anche lì abbattendo i tempi di percorrenza e inquinamento. Nel 2032 il primo treno passerà anche fra Calabria e Sicilia, non in 180 minuti ma in 15 minuti", ha spiegato Salvini, riferendosi così al Ponte sullo Stretto.
Stocker invece ha ricordato che il progetto “rappresenta il trasporto di merci e persone su rotaie in modo sostenibile attraverso le Alpi. L'inizio di un nuovo capitolo nella politica dei trasporti europea”.
Con la costruzione della galleria di base, infatti, la pendenza della linea ferroviaria varierà dal 4 a un massimo del 7% e i treni potranno viaggiare a una velocità fino ai 200-250 km/h riducendo i tempi di percorrenza da Innsbruck, in Austria, a Fortezza, in Italia, a 25 minuti, contro gli 80 di ora.
Un’infrastruttura pensata per spostare traffico merci e passeggeri dalla gomma alla rotaia, contribuendo alla decarbonizzazione dei trasporti nell’area alpina.
Il commissario Ue, Apostolos Tzitzikostas, dopo aver ribadito il valore unitario dell'opera, sul tema merci ha rimarcato proprio la dimensione di sostenibilità: "un viaggio di 12 ore diminuirà di sei ore e il trasporto su rotaia sarà più attrattivo rispetto a quello su gomma. Anche la qualità dell'aria, il rumore e le emissioni miglioreranno".
Temi che sono stati al centro anche di un incontro a latere tra il ministro Matteo Salvini, lo stesso commissario e Tzitzikostas e il ministro federale per l'innovazione, la mobilità e le infrastrutture della Repubblica d'Austria Peter Hanke. Un'occasione per fare il punto sui dossier di interesse comune e, in particolare, sui divieti austriaci alla circolazione lungo l'asse stradale.
Il ministro Salvini ha ribadito la necessità di assicurare il massimo rispetto delle regole europee, sottolineando che dialogo può ripartire solo dopo concreti segnali da parte di Vienna.
Di Antonella Vicini | 18 Settembre 2025