Giovannini: il 2022 anno cruciale per la logistica

Giovannini: il 2022 anno cruciale per la logistica

Italia

Il 2022 sarà un anno cruciale per rinnovare le politiche di competenza del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e per ridisegnare la logistica. Lo ha detto il Ministro Enrico Giovannini, intervenendo Forum di Conftrasporto-Confcommercio dove ha messo l’accento su vari pezzi di un puzzle che si sta componendo.

Il PNRR, che ha preso una direzione forte verso la transizione ecologica, è solo un pezzo di questo puzzle.
“Nella Legge di Bilancio, accanto ai 62 miliardi del PNRR di competenza del Mims, ci sono altri 32 miliardi per proseguire sulle politiche dei prossimi anni. Chi pensa che dopo aver speso le risorse del PNRR si tornerà al passato sui temi della sostenibilità e della transizione energetica quindi si sbaglia. Abbiamo dieci anni per trasformare l’Italia”.

E la trasformazione del settore passerà anche attraverso una rivisitazione del Piano nazionale della logistica e dei trasporti.

“In un momento di grande trasformazione come questo non è possibile pensare a realizzare un piano che valga per i prossimi 20 anni – ha detto infatti Giovannini -. Dovremo quindi cercare di fare un piano processo, una cornice generale da aggiornare continuamente”.

Per ridisegnare le politiche di competenza del Ministero, inoltre, il ministro ha asscurato che ci si potrà avvalere di un Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità, il Cismi.

“Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge Infrastrutture e Trasporti - ha spiegato - è ora possibile creare il Cismi. Abbiamo bisogno di portare al Ministero competenze avanzate, tecnologie, per confrontarci anche con gli esperti del settore. Il 2022 sarà quindi un anno cruciale ".

Al Forum di Conftrasporto è intervenuta anche la Vice Ministra alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Teresa Bellanova, che ha elencato nel dettaglio i punti su cui il Ministero è impegnato per sostenere l’autotrasporto e la decarbonizzazione del trasporto merci che non può avvenire andando a pesare sulle imprese, soprattutto quelle medie e piccole, già gravate dalla crisi causata dall’emergenza sanitaria.

Bellanova ha quindi indicati alcuni punti qualificanti del raggio d’azione che vede impegnato il Mims in questa direzione: incentivazione all’acquisto di veicoli a propulsione alternativa e il lavoro in atto sugli schemi di decreto relativi all’assegnazione di 100 milioni di euro per investimenti rivolti all’acquisto di veicoli ad alta sostenibilità ecologica; oltre 250 milioni di euro previsti dal PNRR per la digitalizzazione della logistica; ingenti investimenti sempre nel PNRR su sostenibilità, interoperabilità, cura del ferro e portualità, volti a migliorare e ad integrare le diverse modalità di trasporto; 240 milioni del “Fondo per gli interventi in favore del settore dell’autotrasporto”, le cui risorse, a valere su un triennio, saranno ripartite ed utilizzate per i rimborsi dei pedaggi autostradali, per le spese non documentabili, per gli investimenti e per la formazione.

La Vice Ministra ha anche ricordato gli incentivi Ferrobonus e Marebonus, introdotti per favorire il trasporto intermodale e confermati sino al 2026, e ha annunciato che si sta lavorando “affinchè questi incentivi possano essere ottimizzati e possano andare a regime. Perché quando c’è uno strumento utile come in questo caso – ha concluso – non si può pensare di tenerli come bonus. Se uno strumento è utile va reso stabile: solo così le imprese possono programmare investimenti seri”.

Di Rivista Tir | 10 Novembre 2021

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