I cinquant’anni dell’Albo a Transpotec 2024

La platea del Transpotec, il più grande salone italiano dedicato ai trasporti e alla logistica, ha fatto da cornice all’avvio dei festeggiamenti per i 50 anni dell’Albo degli Autotrasportatori.  L’organismo è stato infatti istituito nel 1974, con la Legge 6 giugno n. 298, con lo scopo di regolamentare il settore e di tutelare le imprese di autotrasporto con tariffe regolate.
Durante il convegno di apertura della manifestazione, che si svolge dall’8 all’11 maggio, l’attuale presidente del Comitato Centrale dell’Albo, Enrico Finocchi, ha celebrato questo importante traguardo, raccontando le origini e l’evoluzione dell’Albo durante questo mezzo secolo di vita e facendo il punto sulla situazione attuale delle imprese e del parco veicolare conto terzi italiano.

Finocchi ha evidenziato come l’autotrasporto merci sia da sempre un settore strategico per l’economia nazionale e come da quando l’Albo è diventato effettivamente operativo, nel 1978, fino ad oggi, l’aumento del numero delle imprese è sempre coinciso con un aumento del Pil e viceversa. Nel ’78 le aziende iscritte erano 108.040 e nel 1979 erano già salite a 144.062. L’anno record per è stato il 1986, con 227.136 imprese iscritte. “Da alcuni anni le imprese si sono attestate intorno alle 100mila e alla fine del primo trimestre 2024 le imprese attive risultano 98.860”, ha spiegato Finocchi, sottolineando come l’autotrasporto merci conto terzi muova ogni anno circa 900 milioni di tonnellate di merce.

L’autotrasporto di oggi deve però fare i conti con una grave carenza di autisti professionisti. Secondo i dati di aprile 2024, le Carte di Qualificazione del Conducente risultano essere 925.589, di cui 540.294 solo merci e 385.295 merci e persone. Rispetto al 2019, quando le CQC erano 1.177.077, il settore ha perso circa 250mila conducenti professionisti; un numero destinato a crescere man mano che gli autisti attuali andranno in pensione. Per questo il Ministero dei Trasporti e il Comitato Centrale dell’Albo stanno cercando di superare il gap anche grazie a risorse ad hoc per incentivare giovani e meno giovani a conseguire le patenti professionali. “In questo periodo stiamo portando avanti un progetto di formazione rivolto agli studenti dei Centri di istruzione per gli adulti (CPIA) volto a sostenere 500 borse di studio per l’acquisizione di patente superiore e CQC”, ha sottolineato Finocchi”.

Il presidente del Comitato Centrale dell’Albo ha anche sottolineato come le imprese stiano investendo sempre più in mezzi di ultima generazione.

Tra gli autocarri, la cui flotta è composta da 513.112 mezzi, quasi la metà è rappresentata da veicoli Euro 6: i mezzi di ultima generazione sono infatti 250.028, pari al 48% del totale (513.112), in aumento del 60% rispetto al 2020 quando erano 156.182. “Le sfide che l’Europa ci impone, però, sono molto ambiziose, c’è quindi bisogno di dare una mano a questo settore che sta invstendo e si sta strutturando sempre più. Negli ultimi quattro anni, dal 2020 al 2023, le imprese con oltre 100 mezzi sono cresciute di oltre il 15%; questo dimostra che il settore è pronto alla competizione a livello globale”, ha concluso Finocchi.

Al panel introduttivo hanno preso parte anche Riccardo Morelli, presidente di Anita, e Paolo Uggè, presidente di Unatras. “Quest’anno la nostra associazione festeggia 80 anni – ha detto Morelli -; questi decenni abbiamo accompagnato il mondo del trasporto nella sua evoluzione. Il nostro comparto è vivo ed è strategico per il sistema Paese ma le sfide sulla transizione tecnologica e digitale stanno mettendo le imprese in difficoltà. Occorre quindi mettere in campo un sistema incentivante forte per aiutarle in questo periodo fondamentale”.

Uggè ha rimarcato che l’importanza dell’autotrasporto deve essere riportata all’interno di un sistema che si basi sulla responsabilità condivisa e sull’applicazione di regole che coinvolgano tutti i soggetti della filiera. Il presidente di Unatras inoltre ha parlato del ruolo dell’Albo che deve assumere un ruolo sempre più esecutivo e funzionale alle esigenze del settore.

A chiudere la conferenza il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che ha ribadito ancora una volta l’importanza di una transizione energetica vera, che passi “dalla sbornia del tutto elettrico ad un bouquet che preveda tutte le fonti di alimentazione. Siamo riusciti a inserire la neutralità tecnologica in tutti i dossier; dobbiamo far capire che la transizione necessita di tempo e di investimenti. Se sono stati cambiati 100mila mezzi in tre anni, sostituendo veicoli vecchi con quelli di ultima generazione, è perché le imprese stanno già facendo la transizione al di la delle norme”.

Il Ministro ha poi affrontato il tema della concorrenza sleale e ricordato che questo Governo è stato il primo a fare ricorso contro i divieti unilaterali imposti dall’Austria al Brennero, divieti che ledono i trattati europei sulla libera circolazione delle merci. Stanno arrivando le risposte della commissione e poi andremo a Straburgo e vedremo se è lecito chiudere un valico. Io – ha concluso - sono ottimista”.

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