Investimenti sostenibili 4.0 alle Pmi: ecco chi può accedere alle agevolazioni

Investimenti sostenibili 4.0 alle Pmi: ecco chi può accedere alle agevolazioni

Italia

Sono oltre 300 i milioni stanziati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per incentivare le piccole e medie imprese del Sud Italia a investire in innovazione sostenibile. Il Decreto "Investimenti Sostenibili 4.0", del 22 novembre 2024, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.23 del 29 gennaio 2025 e definisce le modalità e le condizioni per la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.

Il programma è finanziato attraverso il PN RIC 2021-2027 (Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività) ed è rivolto alle Pmi che operano in regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci approvati o due dichiarazioni dei redditi presentate, con sede in Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Gli investimenti dovranno essere innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0.

Le spese ammissibili non devono essere inferiori a 750mila euro e non superiori a 5 milioni di euro e, comunque, al 70% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell’ultima dichiarazione dei redditi.

Gli investimenti devono essere completati entro 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata del soggetto beneficiario, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi. Per data di ultimazione del programma si intende la data dell’ultimo titolo di spesa rendicontato e ritenuto ammissibile alle agevolazioni.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali che riguardino:

macchinari, impianti e attrezzature;

opere murarie, nel limite massimo del 40% del totale dei costi ammissibili;

programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;

acquisizione di certificazioni ambientali, secondo quanto specificato da successivo provvedimento attuativo del Mimit.

Di Redazione Tir | 18 Febbraio 2025

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