
Italia-Turchia: accordo su autorizzazioni autotrasporto 2026-2027
Europa
Lo scorso mese di aprile si è svolto a Istanbul l’incontro bilaterale Italia-Turchia, durante il quale è stato discusso il numero di autorizzazioni in materia di autotrasporto internazionale di merci su strada. Le discussioni sono state lunghe anche perché se la Turchia negli ultimi anni ha registrato un incremento dei volumi, l’Italia ha evidenziato un lieve decremento nell’utilizzo del contingente 2024 rispetto al 2023. Per il 2026-2027, alla fine, alla parte italiana sono state riconosciute 4.000 autorizzazioni, a fronte di un incremento di autorizzazioni bilaterali e di transito per il vettore turco.
Per il 2026 è stato quindi deciso il seguente contingente:

Per il 2027, saranno invece eliminate le 1.000 autorizzazioni per veicoli Euro 3 e saranno trasformate per veicoli Euro 6, portando la quota a 21mila.
Per stimolare ulteriormente i vettori turchi a ricorrere in Italia al vettore italiano per la trazione dei propri semirimorchi sbarcati nei porti italiani, è stato elevato il contingente di questi permessi da 15mila a 18mila unità.
La parte turca ha richiesto un incremento di 3.000 transiti per la Francia/svizzera che la delegazione italiana ha riconosciuto in ragione di sole 1.000 unità (da 7.000 a 8.000) stabilendo però che dal 2026 almeno una parte di queste sia legata al veicolo Euro 6 (2.000 nel 2026 e 3.000 nel 2027).
Il contingente di autorizzazioni di 8.000 permessi per la parte turca relativa all’utilizzo della modalità ferroviaria lungo il tratto italiano – che non è stato utilizzato affatto - è
stato diminuito di 3.000 unità, mentre è rimasta invariata la quota di 5.000 permessi “porto a porto” per il transito in Italia di complessi veicolari turchi diretti in altri Paesi.
Ricordiamo che qualche giorno fa Italia e Turchia hanno anche firmato un Memorandum d’intesa sulla connettività, volto a rafforzare la cooperazione in materia di trasporti, logistica e infrastrutture, con particolare attenzione per lo sviluppo dei grandi corridoi internazionali (qui il nostro articolo).
Di Redazione Tir | 05 Maggio 2025