La Commissione Ue autorizza aiuti di Stato legati alla guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina e le sanzioni attuate nei confronti della Russia hanno ripercussioni anche sull’economia europea.
Per questo la Commissione Ue ha adottato un quadro temporaneo di crisi, operativo fino al 31 dicembre, per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato in modo da sostenere le imprese dei settori più colpiti, proprio alla fine della pandemia di Covid-19.

Tre le principali linee di azione: concedere aiuti di importo limitato alle imprese colpite dall'attuale crisi o dalle relative sanzioni e controsanzioni; garantire che le imprese dispongano di liquidità sufficiente;  compensare le imprese per i costi aggiuntivi sostenuti a causa dei prezzi eccezionalmente elevati del gas e dell'energia elettrica.

Gli Stati membri possono introdurre regimi per concedere fino a 35.000 euro per le imprese che operano nel settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura e fino a 400.000 euro per quelle che operano negli altri settori; aiuti che non devono essere necessariamente collegati all’aumento dei prezzi dell’energia.

Il sostegno alla liquidità può essere introdotto anche sotto forma di garanzie statali e prestiti agevolati.

Gli aiuti possono essere destinati anche a compensare i prezzi elevati dell’energia soprattutto nei settori a forte consumo. Tale sostegno può essere concesso in qualsiasi forma, anche come sovvenzioni dirette, ma non potrà superare il 30 % dei costi ammissibili, fino a un massimo di 2 milioni di euro in un dato momento. Nel caso in cui siano necessari ulteriori aiuti per garantire il proseguimento dell’attività economica, gli Stati membri possono concedere fino a 25 milioni di euro per gli utenti a forte consumo di energia e fino a 50 milioni di euro per le imprese attive in settori specifici.