La Spezia: nuove regole per l’accesso dei camion al porto

La Spezia: nuove regole per l’accesso dei camion al porto

Italia

D’ora in avanti gli autotrasportatori avranno una vita più facile al porto di La Spezia. Per evitare lunghe code e disservizi nell’accesso al porto, più volte denunciati dalle associazioni di categoria dell'autotrasporto, il presidente dell'Autorità di Sistema Orientale del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva, ha infatti firmato un’ordinanza sperimentale che prevede misure straordinarie ai varchi di accesso al porto e che porterà a individuare, entro i prossimi sei mesi, un tempo limite per svolgere tutte le operazioni. Tutto grazie anche ad un meccanismo di incentivi in caso di comportamenti virtuosi e di sanzioni in caso di disservizi.

“L’Autorità ha deciso di misurarsi con i problemi crescenti degli autotrasportatori, derivanti da un insieme di fattori, quali picchi di traffico in determinati orari, rallentamenti lungo la rete stradale causati spesso dai lavori e l’irregolarità sempre maggiore delle linee marittime, soprattutto a causa della pandemia – ha spiegato a Tir il presidente Sommariva -. Per questo abbiamo deciso di emanare questa ordinanza sperimentale il cui obiettivo è quello di individuare un livello di servizio del porto rispetto all’autotrasporto. Gli autisti, ad esempio, devono sapere che non dovranno attendere più di un’ora e trenta per completare tutto il ciclo presso il porto. Superato il limite di attesa, scatterebbero delle sanzioni, soprattutto a carico del terminalista, che detiene una parte della gestione del flusso”.

Il flusso è stato infatti separato in sezioni: la prima è la sosta nel parcheggio degli Stagnoni che dipende dall’Autorità e che è quindi direttamente responsabile della sua gestione. Per questo l’Authority ha anche istituito un servizio di viabilità che provvede a decongestionare il parcheggio in caso di eccesso di camion e anche ad instradare i camion in altre aree, quali il Truck Village e lungo il tratto stradale che lo collega ai terminal. La norma prevede uno stazionamento dei camion nel parcheggio per un massimo di due ore, proprio per evitare che diventi un parcheggio tout court.

Poi vi è la fase dell’acquisizione della documentazione doganale e infine una terza fase che coinvolge il terminal, che ha una capacità di assorbimento di circa 80 camion all’ora. Per non creare assembramenti nell’accesso al terminal, l’Autorità potrà ordinare ai terminalisti di permettere l’ingresso nell’area ai veicoli in eccesso. Se il terminalista, per evitare sanzioni, si prenderà carico di parte della congestione riceverà un premio, quale ad esempio sconti particolari, per il proprio comportamento virtuoso. La fase sperimentale terminerà a febbraio 2022, con un affinamento delle diverse procedure e la verifica dei livelli di servizio.

Nei prossimi mesi, ha anticipato Sommariva, l’Adsp adotterà anche altre misure per aumentare l’efficienza del porto. Innanzitutto si interverrà sulla digitalizzazione dei documenti, poi sulla digitalizzazione del percorso camionistico e infine sull’intermodalità.

“L’intenzione - ha concluso Sommariva - è quella di intervenire sulla gestione dei vuoti, con navette ferroviarie dal porto all’area di Santo Stefano Magra in modo che l’autotrasportatore per prendere in consegna il vuoto possa arrivare direttamente a Santo Stefano senza dover passare dalla viabilità del porto.

 

Di Redazione Tir | 30 Luglio 2021

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