Le richieste del mondo dei trasporti al neoministro

Tante le priorità, i nodi da sciogliere, i progetti sul tavolo nel neoministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. E il mondo dei trasporti non ha perso tempo, ponendo l’attenzione sulle principali questioni da affrontare sia a livello nazionale sia internazionale, dalla crisi del Brennero alla piena attuazione della riforma della portualità.

L’autotrasporto ha ribadito la necessità di una presa di posizione netta sui divieti imposti dall’Austria, di un’accelerazione nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni ai mezzi pesanti e dell’attuazione, in ambito europeo, della Road Alliance, necessaria per contrastare il fenomeno del dumping sociale che sta sfavorendo le imprese di trasporto italiane rispetto a quelle dei Paesi dell’Est. Da non tralasciare, poi, i provvedimenti legati a Ferrobonus e Marebonus, il completamento dei corridoi Ten-T e l’attuazione della legge di riforma dei porti e della logistica. Unatras, l’unione nazionale delle associazioni dell’autotrasporto merci, ha chiesto un incontro al Ministro per discutere di argomenti ritenuti prioritari che attengono, oltre alla questione Austria, anche alla ripubblicazione dei valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio, all'operatività ed efficacia dei tempi di pagamento per le imprese di autotrasporto, all’istituzione del fondo nazionale per il rinnovo del parco veicolare, e al ripristino del sistema delle revisioni dei mezzi pesanti presso le Motorizzazioni civili. Anche Anita ha chiesto un confronto sulla questione Austria, presentata come emergenza assoluta perché lesiva della competitività dell'Italia, sugli interventi per strutturare un sistema di trasporti che sia più interconnesso e sostenibile, e su politiche di mobilità efficienti e di integrazione dalle diverse modalità.

Una piena attuazione della legge di riforma della portualità e della logistica è la principale richiesta delle associazioni portuali che hanno sottolineato l’importanza di una nuova spinta per il settore che passi per la semplificazione normativa del Codice degli Appalti e del Codice Ambientale e per l'implementazione del piano di digitalizzazione dei processi amministrativi e operativi.

Via della Seta, Brexit, corridoi europei, guerra dei dazi, 5G e controllo dei flussi, commercio elettronico e gig economy sono invece le priorità per il mondo della logistica che ha chiesto il potenziamento del decreto Smart Road, la piena operatività dello Sportello unico Doganale e dei Controlli e l’implementazione del Piano nazionale per il rilancio del cargo aereo.

Il rilancio del trasporto ferroviario delle merci è, naturalmente, al centro dell’interesse delle associazioni delle imprese ferroviarie che spingono sulla ripresa e sull’integrazione di azioni già avviate per il settore che possano favorire il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC2030) e collegarsi al completamento del corridoio ferroviario Reno - Alpi, avvenimento, che a fine anno 2020, grazie all’apertura del Monte Ceneri, coinvolgerà tutto il settore.