Le richieste di Unatras per l’autotrasporto

Le richieste di Unatras per l’autotrasporto

Italia

Tempi di pagamento, liquidità, misure per rendere il mercato più regolare sono fra le richieste fatte al Governo da Unatras, il coordinamento unitario delle associazioni dell'autotrasporto merci. Con una lettera indirizzata alla ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, si sottolinea l’estrema urgenza di provvedimenti per il settore; settore che ha continuato a lavorare nel pieno dell’emergenza, pur fra mille difficoltà operative ed economiche.

In particolare, si chiede sia l’emanazione di regole che consentano di avere il giusto riconoscimento economico ed essere pagati in tempi adeguati sia che vengano mantenuti gli impegni presi con il “Decreto liquidità”, garantendo procedure semplici, veloci e tassi di interesse prossimi allo zero. Sullo stesso tema, inoltre, risulta particolarmente stringente definire gli importi delle deduzioni forfettarie mantenendo 51euro/giornata lavorativa in modo da sostenere il reddito delle microimprese.
Non meno importante la definizione di misure che mitighino gli effetti della dura crisi sanitaria ed economica che si è abbattuta sul Paese e che aiutino un ritorno alla normalità. Per questo si chiede anche di sospendere i pagamenti dei pedaggi autostradali sino al termine dell’emergenza e di consentire l’accesso al Fondo di Garanzia anche ai Consorzi, che anticipano il pagamento dei pedaggi per conto delle imprese di autotrasporto.
Vista la difficoltà di provvedere al ricambio del parco veicolare, si domanda inoltre di prorogare per i veicoli Euro 3 e 4 la possibilità di fruire del rimborso delle accise sul gasolio fino ad ottobre 2021 e di poter, successivamente, riavviare il rinnovo del parco veicolare. Fra le richieste, quindi, anche la possibilità di differire i termini per la rendicontazione degli incentivi attualmente in corso relativi all’anno 2019.

Nonostante sia stata prorogata di ulteriori 15 giorni la validità̀ della polizza assicurativa, viene chiesta un’azione ancora più incisiva posticipando il pagamento delle polizze e intervenendo anche sull’ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici - per rivedere al ribasso l’importo del premio assicurativo.

Infine, per le imprese con sede in Sicilia e Sardegna si richiede l’abbattimento dei costi derivanti dall’applicazione del regolamento IMO (che prevede l’utilizzo di carburante con livello di zolfo molto più basso e, per questo, più caro) e di intervenire sulla continuità territoriale, in considerazione che il prossimo 18 luglio scadrà la convenzione con la Sardegna.

Di Antonella Vicini | 06 Maggio 2020

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