L’Europa dei trasporti cerca un fronte compatto per gestire l’emergenza

Si è tenuto nella giornata di ieri, con collegamenti in videoconferenza, il Consiglio europeo straordinario dei Trasporti cui hanno preso parte tutti gli Stati membri dell’Unione europea.

Un Consiglio finalizzato all’adozione di un’azione collettiva, coordinata e flessibile a livello comunitario per garantire la libera circolazione e la regolarità dei flussi di trasporto, tenendo saldi il riconoscimento del principio di solidarietà e la necessità di coesione.

In rappresentanza del Governo italiano, la ministra Paola De Micheli ha ribadito, anche in questa sede, le istanze del comparto e la necessità di garantire  la libera circolazione delle merci e il lavoro in sicurezza degli operatori. La titolare del dicastero ha fatto specifico riferimento alle file chilometriche di camion bloccati ai confini di alcuni paesi europei invitando ancora una volta a collaborare.

“Il mercato unico deve funzionare, è fondamentale che le merci circolino, in primis quelle essenziali, quali gli equipaggiamenti medici e le forniture agroalimentari – ha dichiarato a questo proposito Paola De Micheli -. Non devono esservi discriminazioni per i camion e gli autisti che voglio ringraziare ancora per l’apporto fondamentale e il lavoro determinante per la tenuta economica e sociale del Paese”.

Durante il Consiglio l’Italia ha richiesto (e ottenuto) di istituire una Task force comunitaria a guida della Commissione e con la partecipazione di tutti gli Stati membri con il compito di monitorare, segnalare e facilitare la risoluzione ove necessario di criticità e ostacoli.

Ma non si è trattato dell’unica rivendicazione: la ministra ha richiesto l’adozione di misure forti a sostegno di tutto il settore trasporti con il riconoscimento di una maggiore flessibilità sia in termini di aiuti di Stato, sia in termini di misure specifiche a beneficio dei singoli settori, quindi trasporto aereo, gomma, ferroviario e marittimo.

Sul fronte specifico dell’autotrasporto, De Micheli si è riferita all’importanza di agevolare chi muove le merci con l’introduzione di misure favorevoli per autisti e aziende di trasporto, come ad esempio la deroga ad orari lavorativi rigidi per gli addetti ai lavori.

Per il settore marittimo, la ministra dei Trasporti ha raccomandato in particolare ai Paesi terzi di agevolare i flussi e dotarsi di misure a sostegno del settore, come la proroga dei certificati dei marittimi e l’introduzione di corridoi privilegiati che favoriscano l’avvicendamento degli equipaggi e l’operatività delle flotte.