MIMS: ecco i tre dipartimenti

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, così come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Per potenziare la capacità del Ministero di programmare e di realizzare infrastrutture e sistemi a rete sostenibili, il regolamento prevede la creazione di un nuovo dipartimento che va ad aggiungersi ai due precedenti e al Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera.

Il Ministero avrà quindi tre dipartimenti.

Vediamo di cosa si tratta.

Il primo dipartimento assume le competenze di programmazione e gestione delle infrastrutture e dei sistemi a rete (come ad esempio i trasporti). A queste si aggiungono competenze relative ai sistemi informativi - per monitorare tempestivamente la progettazione e la realizzazione delle infrastrutture, degli investimenti nel settore dei trasporti, delle reti idriche, dell’edilizia pubblica. Si prevede che la digitalizzazione entrerà anche nella progettazione e nella gestione di ponti, strade, edifici, dighe attraverso sensori e sistemi di manutenzione predittiva.

Il secondo dipartimento si occupa di opere pubbliche e di altri progetti di rilievo per la qualità della vita delle persone e per il superamento dei divari territoriali esistenti nel nostro Paese. Si tratta di programmi di edilizia pubblica e rigenerazione urbana e di ammodernamento e potenziamento delle reti idriche, fondamentali anche per contrastare le conseguenze della crisi climatica. Il dipartimento sovrintende anche al funzionamento dei provveditorati interregionali per le opere pubbliche e provvede alla gestione delle risorse umane e strumentali.

Il terzo dipartimento, infine, ha competenza sulle varie articolazioni del sistema dei trasporti (stradale, ferroviario, aereo, trasporto pubblico locale, porti e aeroporti), da cui dipende la realizzazione della mobilità sostenibile e le capacità del Sistema Paese di competere a livello europeo e internazionale sul piano economico.  A questo dipartimento attengono anche le direzioni generali territoriali nelle quali opera la Motorizzazione civile.

Il nuovo regolamento contiene anche alcune novità per quel che riguarda il Corpo delle Capitanerie di Porto–Guardia Costiera, prevedendo un rafforzamento delle funzioni del vice Comandante generale, il riconoscimento di Organismo nazionale per il coordinamento dei servizi di ricerca e soccorso marittimi (Italian Maritime Rescue Coordination Centre), la funzione di gestione operativa a livello centrale, di sistema di monitoraggio e di informazione del traffico marittimo e di interfaccia nazionale per l’arrivo e la partenza delle navi.

È previsto, inoltre, il rafforzamento nel Ministero della funzione di controllo interno, con la creazione di una struttura organizzativa dedicata al controllo di gestione, regolarità contabile, legittimità amministrativa e vigilanza sulla regolarità delle società partecipate o controllate. L’ufficio - per quanto di competenza del Ministero - avrà anche funzioni di prevenzione e repressione dell’illegalità. Il dirigente preposto sarà anche responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione.

Il MIMS sottolinea che l’attuale organizzazione potrà subire marginali modifiche per recepire le linee programmatiche del Governo in materia di sviluppo sostenibile, come previsto dal Decreto-legge di riordino dei ministeri.​