MIT: come cambia la rete TEN-T. L’Italia attraversata da 5 corridoi

MIT: come cambia la rete TEN-T. L’Italia attraversata da 5 corridoi

Europa / Italia

Con l’adozione del nuovo regolamento sui TEN-T da parte del Consiglio Ue (qui il nostro precedente articolo), l’Europa ha definito la mappa delle grandi Reti di Trasporto Europee.

L’Italia vede nuove importati novità. Innanzitutto, passano da 4 a 5 i corridoi che interessano il nostro Paese: lo Scandinavo-Mediterraneo, che attraversa l’Europa da Nord a Sud e include parte del Valico del Brennero; il Corridoio Mediterraneo, che parte dalla Spagna e arriva in Ucraina; il Corridoio Mare del Nord-Reno-Mediterraneo, che cambia la sua precedente denominazione (Corridoio Reno-Alpi) per evidenziare il suo sbocco verso il Mar Mediterraneo attraverso il porto di Genova; il Corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico, che collega Austria, Slovenia ai porti adriatici di Trieste, Venezia, Ravenna, passando per Udine, Padova e Bologna, arricchito, sul lato italiano, dal prolungamento della “Dorsale Adriatica” fino a Bari.
Il quinto corridoio è quello dei Balcani Occidentali, cui l’Italia è connessa da Nord, grazie all’inserimento della sezione “Trieste-Lubiana”, e da Sud, con la nuova tratta “Bari-Durazzo-Skopje—Sofia”.

Va ricordato che le infrastrutture che appartengono alla rete TEN-T possono ricevere  finanziamenti europei.

Esprimendo la sua soddisfazione, in una nota il MIT ha spiegato le principali novità.

Tra le più rilevanti c’è anche l’inclusione del porto di Civitavecchia, quale porto di Roma, nella rete Centrale e il nuovo tracciato del Ponte sullo Stretto di Messina.

Sono state definite poi due direttrici merci lungo le dorsali costiere e una direttrice passeggeri nell’asse Centrale e riallineate le vie di accesso al valico del Brennero e alla linea Torino-Lione. Riconfigurata anche la linea Venezia-Trieste.

Inoltre, alcune sezioni della rete sono state elevate a rete Centrale estesa (extended core). Invece, la sezione ferroviaria “Novara -Seregno” quale bypass del nodo di Milano, a Nord, e la sezione ferroviaria alta-velocità “Battipaglia-Praia”, a Sud, sono entrate nella rete Centrale (core network) e nel Corridoio corrispondente.

Nella rete globale (comprehensive network), sono state inserite numerose sezioni ferroviarie come la chiusura dell’anello ferroviario siciliano che collega i nodi di Caltanissetta, Agrigento, Licata, Gela, Pozzallo e Siracusa; le sezioni “Aosta- Chivasso”, “Brindisi-Taranto” e le tre sezioni transfrontaliere “Fossano-Cuneo-confine francese-Ventimiglia”, “Fortezza– confine austriaco (linea della Val Pusteria)” e “Gorizia-confine sloveno”. Inoltre, inclusa la parte mancante della sezione stradale e ferroviaria della linea Jonica nella rete di rango Globale in Calabria e l’ultimo miglio stradale al nodo urbano di Campobasso.

Ulteriori porti sono stati inseriti nella rete Globale: Capri, Ischia, Ponza, Porto Empedocle, Porto Santo Stefano e Procida e Villa San Giovanni affiancato a Reggio Calabria. Tra i terminali merci se ne evidenziano 4 in rete Centrale: Fernetti, Santo Stefano di Magra, Agognate affiancato a Novara e Segrate a Milano e 12 in rete Globale (Busto Arsizio-Sacconago insieme a Gallarate, Bergamo Cortenuova, Cremona PLB e Piadena, Faenza, Foggia Incoronata, Forlì Cesena Villa Selva, Marzaglia, Ortona, Castelguelfo insieme a Parma già esistente, Pordenone e Portogruaro).

La rete italiana Globale vede poi l’inclusione di 3 nuovi aeroporti (Isola D’Elba, Perugia e Rimini in sostituzione di Forlì) e l’esclusione di Brescia. Si è ottenuto, infine, l’incremento della rete dei nodi urbani salita a 50 unità rispetto ai 9 nodi attualmente presenti.

Di Redazione Tir | 14 Giugno 2024

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