Monte Bianco: fra pochi giorni la chiusura. Le preoccupazioni delle associazioni di categoria

Resta confermata, al momento, la prossima, lunga, chiusura del Tunnel del Monte Bianco.

Dal prossimo 4 settembre e fino al 18 dicembre sono stati calendarizzati i primi cantieri per i lavori di rifacimento della volta con il conseguente blocco totale del traffico. Per portare al termine i lavori altri stop sono previsti anche nei prossimi anni, orientativamente fino al 2040.

Ma dopo il crollo di rocce nella valle francese della Maurienne e la conseguente chiusura del Tunnel del Frejus (vedi qui il nostro articolo), molti veicoli - non solo pesanti - si sono riversati sul Monte Bianco con un incremento del traffico e un allungamento del tempo di attesa.

Secondo gli ultimi dati, sono stati quasi 4.000 i mezzi pesanti transitati per la frana caduta in Francia domenica scorsa; un sostanziale raddoppio rispetto alla normalità. Su entrambi i versanti i tempi di attesa stimati sono di almeno due ore fino a giovedì 31 agosto, tra le ore 11 e le ore 22.

Parlando della prossima chiusura del tunnel,  il direttore gerente del Geie-Tmb (che gestisce il traforo), Riccardo Rigacci, ha spiegato che in attesa che la concessionaria francese del traforo del Fréjus interessata dalla frana sulla tratta di loro gestione concluda le valutazioni in merito ai tempi della riapertura, “non sono state assunte decisioni e non abbiamo variato i nostri programmi”.

Una situazione che preoccupa non poco le associazioni di categoria dell’autotrasporto.
In questo scenario, i traffici transalpini rischiano, infatti, di essere messi a dura prova con conseguenze sull’economia nazionale. Oltre alla situazione sul versante francese, ci sono da considerare infatti anche le continue limitazioni al Brennero (recentemente è stato pubblicato il calendario dei blocchi fino al 2024) e il tetto di 650mila transiti anni in Svizzera.