Nel 2022 migliora la performance dei porti italiani

Con più di 490 milioni di tonnellate movimentate nel 2022, i porti italiani segnano una crescità dell’1,9% rispetto all’anno precedente.

Sono questi i dati diffusi da Assoporti, nell’aggiornamento sui trasporti marittimi e la portualità, Port Infographics 2023, realizzato con il Centro Studi SRM.

Dai dati emerge che il sistema portuale italiano conferma la sua vocazione multi-purpose avendo gestito rinfuse liquide (169 milioni di tonnellate), Ro-Ro (120,9 milioni), container (119,5 milioni), rinfuse solide (61,1 milioni) e 19,7 milioni di tonnellate di altre merci.

Nel settore container, i porti italiani sono cresciuti dell’1,3% a fronte di flessioni registrate praticamente ovunque (dal Northern range, al Mediterraneo e all’Atlantico). E, migliora anche la presenza nel network internazionale dei collegamenti di linea dei container.

Nel 2022, l’interscambio marittimo ha mostrato una ripresa molto netta, con un + 38%.
La Cina si conferma il primo fornitore: rappresenta, infatti, un quinto delle merci in entrata via mare nel nostro Paese.
In generale, il 39% dell’import - export nazionale avviene via nave e vale 377 miliardi di euro. Una forte vocazione all’internazionalizzazione attraverso il mare, che vede entrare in questa modalità nel nostro Paese principalmente oil & gas, metalli, macchinari, prodotti chimici e tessile e abbigliamento  e uscire macchinari, prodotti raffinati, prodotti chimici, mezzi di trasporto, alimentari e bevande.