
Piano per la mobilità militare Ue: infrastrutture dual use e maggiore cooperazione fra Stati
Europa
L’Unione europea si avvia su una nuova strada che coniuga sicurezza militare e mobilità.
A Bruxelles è stato presentato un regolamento sulla mobilità militare, accompagnato da una comunicazione congiunta, con l’obiettivo di facilitare lo spostamento rapido e agevole di truppe, attrezzature e risorse militari in tutta l'Europa.
La scelta è legata alla delicata fase geopolitica, aggravata dall’aggressione della Russia all’Ucraina, e segue il Libro bianco per la difesa europea – Readiness 2030 dello scorso marzo 2025, integrato dal piano ReArm Europe, l’ambizioso pacchetto della Commissione sugli investimenti nelle capacità di difesa.
In questo quadro, il pacchetto sulla mobilità militare rappresenta una delle principali aree di intervento.
La comunicazione congiunta chiarisce l’obiettivo di creare un'area comune anche in questo ambito, una sorta di “Schengen militare”, affinché lo spostamento di truppe e attrezzature, in caso di necessità, sia più rapido e sicuro.
Questi i punti al centro del documento:
- eliminazione delle barriere normative, attraverso norme armonizzate e procedure chiare per i movimenti militari transfrontalieri, con un tempo massimo di elaborazione di tre giorni e formalità doganali semplificate;
- creazione di un nuovo sistema europeo di risposta avanzata per la mobilità militare (EMERS), per procedure rapide e accesso prioritario alle infrastrutture, a sostegno delle forze armate che operano nel contesto Ue o NATO;
- maggiore resilienza delle infrastrutture di trasporto, aggiornando i principali corridoi di mobilità militare a standard dual use e proteggendo le infrastrutture strategiche. Gli investimenti mirati rafforzeranno la sicurezza informatica ed energetica sia in tempo di pace sia in eventuali crisi;
- migliore preparazione, solidarietà e disponibilità delle capacità di mobilità militare per gli Stati membri, introducendo un “solidarity pool” e la possibilità di creare un sistema informativo digitale sulla mobilità militare;
- rafforzamento della governance e del coordinamento, con un Military Mobility Transport Group e il comitato per la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) incaricati di guidare l’attuazione e monitorare il livello di preparazione, supportati dai coordinatori nazionali per il trasporto militare transfrontaliero in ogni Stato membro.
Il tema sarà approfondito nel numero di dicembre di Tir.
Di Redazione Tir | 19 Novembre 2025