Piemonte: rinviato al 1° ottobre 2024 il blocco dei veicoli Euro 5

Il blocco dei veicoli diesel Euro 5 in Piemonte, annunciato per il 15 settembre 2023, è stato rimandato al 1° ottobre 2024.

A stabilirlo è un decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri dopo un dialogo serrato tra la Regione e il Governo. Il provvedimento, predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, introduce infatti una revisione dei Piani sulla qualità dell'aria da parte delle Regioni che nel 2017 avevano firmato l'Accordo di Programma: i provvedimenti adottati finora potranno ora essere modificati e aggiornati sulla base dei risultati già ottenuti nella riduzione delle emissioni. In attesa degli esiti delle valutazioni di questi risultati, i divieti per gli Euro 5 potranno dunque essere attuati solo dal 1° ottobre 2024 e, in maniera prioritaria, nei comuni con più di 30mila abitanti con valori inquinanti alti.

A commentare la ratio del decreto è il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin: “È il risultato delle interlocuzioni avute nelle settimane scorse tra i ministeri competenti e le Regioni del bacino padano, principalmente con il Piemonte, che a seguito delle sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea del 2020 e del 2022, aveva dovuto introdurre dal prossimo 15 settembre la limitazione della circolazione dei veicoli Euro5 nei comuni con popolazione al di sopra del 10 mila abitanti" (qui il nostro precedente articolo).
"Il Governo è intervenuto anche al fine di scongiurare una crisi sociale ed economica di famiglie e imprese senza tralasciare l'importanza degli impegni assunti con l'Unione europea. - ha aggiunto Fratin - Nella redazione del decreto si è tenuto conto delle criticità legate all'indisponibilità dei materiali necessari alla produzione di batterie di veicoli elettrici, in grado da assicurare una tempestiva sostituzione dei veicoli "Euro 5,  e abbiamo verificato che la tempistica proposta, non confliggesse con gli obiettivi del Pacchetto UE "For 55%.

Positiva la reazione di Fai-Conftrasporto: secondo il segretario nazionale Carlotta Caponi l'intervento del Governo ha infatti scongiurato una situazione economicamente insostenibile per il comparto dell’autotrasporto, soprattutto alla luce delle difficoltà di attraversamento ai valichi alpini.