Pneumatici: uno studio sui flussi illegali

Pneumatici in regola vuol dire anche maggior legalità, sicurezza stradale e rispetto dell'ambiente. Per questo negli ultimi due anni e mezzo l'Osservatorio sui flussi illegali di pneumatici e la piattaforma whistleblowing CambioPulito hanno lavorato a un progetto promosso da Legambiente, assieme ai consorzi per la gestione delle gomme e ad alcune associazioni di categoria, per definire il quadro delle principali criticità e irregolarità del settore. Il rapporto è stato presentato questa mattina a Roma al ministero dell'Ambiente, alla presenza del ministro Sergio Costa che alla fine dell'evento ha ricordato l'importanza di un'iniziativa che ha riunito soggetti diversi con il medesimo obiettivo.

Secondo quanto emerso dallo studio, sarebbero fra 30 mila e 40 mila le tonnellate di pneumatici immessi illegalmente ogni anno sul mercato italiano. Oltre ai problemi di sicurezza legati a pratiche non controllate e alla contraffazione, questo fenomeno provoca un mancato contributo ambientale, versato per la raccolta e il riciclo, di circa 12 milioni di euro e un'evasione dell'Iva di circa 80 milioni di euro. Il mercato nero, inoltre, favorisce l'abbandono degli pneumatici con gravi danni per l'ambiente e una concorrenza sleale ai danni degli operatori che rispettano le regole. Il lavoro di verifica è stato reso possibile da 361 segnalazioni degli operatori del settore che hanno riguardato 301 società, dando vita a 8 esposti alle Forze dell'Ordine.