Porto di Civitavecchia: legalità nell’autotrasporto per un sistema più competitivo
Intermodalità / Italia
Percorso di legalità, ruolo dell’autotrasporto nel porto di Civitavecchia, problema della mancanza di autisti ed efficientamento della filiera: sono questi alcuni dei temi trattati questa mattina nel corso della conferenza stampa organizzata al Porto di Civitavecchia con il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino, il segretario generale di Assotir, Claudio Donati e il rappresentante dell’autotrasporto presso l’AdSP, Patrizio Loffarelli.
Al centro dell’incontro tutte le questioni care al settore anche alla luce del lavoro svolto dalla Commissione per la trasparenza e legalità dell’Autotrasporto, richiesta e promossa da Assotir, e del protocollo firmato lo scorso ottobre (qui il nostro precedente articolo).
Il protocollo impegna tutte le parti firmatarie a garantire il rispetto dei principi di trasparenza, legalità, informazione, formazione dei lavoratori e la corretta applicazione del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione.
Il primo nel suo genere all’interno di una realtà portuale che, come ha ricordato Claudio Donati, potrebbe essere esteso anche ad altre regioni. Nel frattempo, ha anticipato il padrone di casa Pino Musolino, lo stesso sistema verrà applicato anche al Porto di Gaeta.
“Alzare il livello di guarda nei porti – ha sottolineato - tende ad attrarre più investimenti ed economia”.
L’obiettivo di questa iniziativa è di garantire le imprese che lavorano nel rispetto delle regole e che spesso si trovano a dover gestire la concorrenza sleale da parte di quelle realtà che, pur operando normalmente nel porto, non garantiscono gli stessi criteri di legalità.
Patrizio Loffarelli ha sottolineato che si sta lavorando come associazione per far sì che le imprese che entrano nel porto abbiano determinati requisiti".
Del resto, "cercando di migliorare il segmento dell’autotrasporto si va a migliorare tutto il sistema logistico”.
L’autotrasporto, infatti, vale la metà del sistema logistico nazionale.
Da questo punto di vista è necessario agire su più fronti. Donati ha menzionato alcuni dei temi cari alla categoria: la definizione dei costi minimi, per chiarire quando un trasporto è legale e quando è fuori dalla legge, la disciplina della subvezione, ma anche la questione della carenza di autisti e la necessità di fornire aree di sosta adeguate.
Per quel che riguarda la mancanza di conducenti, si sta lavorando anche con la Regione Lazio per promuovere forme di incentivazione economica per aiutare a sostenere la spesa dell’acquisizione delle patenti professionali. Al Porto di Civitavecchia, inoltre, c’è un impegno con l’Asl per creare spazio accoglienti per gli autotrasportatori.
Di Rivista Tir | 11 Febbraio 2022