Riapertura magazzini: sbloccati 400mila container

Riaprono i magazzini delle aziende industriali le cui attività sono sospese a causa del lockdown.

È questa una delle novità più importanti, per il settore trasporti e logistica, previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile, l’ultimo in tema di misure di contenimento del Covid-19.

Il via libera ai magazzini, che riguarda sia la merce in entrata che in uscita, decorre dal 14 aprile ed è un passo cruciale in attesa della cosiddetta Fase 2, sia per le imprese della logistica, che tornano a consegnare la merce altrimenti bloccata, sia per le aziende industriali, che possono riavviare gli approvvigionamenti di materie prime e farsi trovare pronte per la riapertura.

La previsione contenuta nell’ultimo Dpcm di fatto evita che circa 400mila container, sia pieni che vuoti, possano bloccarsi sulle banchine dei porti, negli interporti e nei grandi centri di distribuzione.
Molti grandi porti infatti, come La Spezia, Venezia, Trieste e Ravenna, hanno dovuto fare i conti nelle ultime settimane con un esubero di giacenze di container sulle banchine; un disagio che ha avuto effetti a cascata sull’intera filiera logistica, fino ad arrivare all’autotrasporto che ha avuto meno merce a disposizione da mettere in circolazione.
Oltre all’inceppamento della catena, c’è da considerare anche il costo che lo stazionamento delle merci implica: i container fermi nei piazzali o nei terminal occupano uno spazio che, naturalmente, è a pagamento e farli stazionare fino al 3 maggio avrebbe provocato non pochi problemi.

Ma non sono solo le aziende di trasporti e logistica a giovare della riapertura dei magazzini. Le industrie, infatti, grazie allo sblocco potranno più velocemente venire in possesso di materie prime e semilavorati per riattivare le produzioni appena sarà possibile.