Ministro Salvini: decarbonizzazione del trasporto marittimo questione globale

Decarbonizzazione del settore marittimo, riforma degli ETS, sostenibilità ambientale, sociale e industriale: sono questi i temi che sono stati al centro dell’intervento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha chiuso i lavori dell’assemblea annuale di Assarmatori.

L’incontro, organizzato dall'associazione aderente a Conftrasporto-Confcommercio che riunisce compagnie italiane di navigazione e alcuni operatori esteri, è stata l’occasione per fare il punto su una serie di questioni centrali per l’economia del mare, in primis la transizione green del settore che si lega anche ad altre tematiche come quella della neutralità tecnologia, delle infrastrutture di rifornimento, del bunkeraggio e, naturalmente, della competitività del comparto.

 “Il Green Deal – ha sottolineato il ministro - sta in piedi solo se sostenibilità ambientale si accompagni a sostenibilità economica e industriale”.

In quest’ottica ha ricordato che “la revisione degli Ets non è un'opzione ma un dovere”. "Spero che la prossima Commissione europea riveda la direttiva”.

L’ETS, Emissions Trading System è uno degli strumenti adottati dall’Unione europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 che fissa un tetto massimo complessivo alle emissioni consentite sul territorio europeo nei settori interessati, fra cui quello del trasporto marittimo. Le quote emissive possono essere acquistate o vendute. Il quantitativo complessivo di quote disponibili per gli operatori diminuisce nel tempo.
Assarmatori ha calcolato che solo nel 2024 i costi per le compagnie di navigazione a causa delle emissioni di CO2 prodotte saranno più di tre miliardi di euro.

“L'Europa è riuscita a tagliare 200 milioni di tonnellate di co2, l'India e la Cina hanno aumentato di più del triplo le emissioni”, ha proseguito Salvini.
"Non è il momento di imporre nuove tasse sulle emissioni a carico delle aziende italiane ed europee. É fuori discussione. Il voto dell'Italia, e per fortuna serve l'unanimità, sarà contrario a qualsiasi nuovo intervento che preveda una tassa sulle emissioni. A meno che non ci sia un discorso globale".

La decarbonizzazione va affrontata dunque a livello mondiale, non imponendo limitazioni solo a una parte del globo.
Su questa stessa linea, anche il viceministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, che ha dichiarato che il tema degli Ets va discusso in “sede di G7 oppure c’è il rischio dell'isolamento del continente".
"Uno dei problemi più grossi che abbiamo è la concorrenza dei porti nordafricani - soprattutto sul transhipment - che rischia di essere decisiva sul nostro sistema mediterraneo e di far crollare il secondo pilastro logistico che servirebbe all'Ue per resistere in qualsiasi situazione". Il viceministro ha richiamato, così, l'attenzione sulla centralità del Mediterraneo (in linea con il tema dell'assemblea di Assamatori: "Un’identità mediterranea per l’Europa”).

"La nuova Commissione Ue - ha detto a margine dell'evento - dovrà impegnarsi molto sulla connettività marittima, meglio se con un commissario mediterraneo". Tra le priorità anche la promozione di un intervento normativo europeo per rafforzare il ruolo della logistica e della connettività marittima come strumento dell'autonomia strategica europea.